Due giornate all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità in agricoltura, che hanno visto come protagoniste le cover crops in un contesto di agricoltura rigenerativa.
La prima giornata si è svolta in campo, presso l’azienda agricola di Stefano Pareti a Sale (AL) lo scorso 13 marzo 2025. L’evento, che ha visto il coinvolgimento di ERSAF nell’ambito del progetto Life Climax Po e della società SATA nell’ambito del progetto RIGENERA, ha offerto una dimostrazione pratica di come l’inserimento di colture di copertura nei cicli colturali possa rappresentare una risposta efficace alle sfide imposte dal cambiamento climatico.
L’azienda agricola Pareti, da tempo impegnata in pratiche agricole resilienti e attenta al mantenimento della fertilità del suolo attraverso il sovescio dei residui colturali (una pratica agricola che prevede l’interramento di colture appositamente seminate o dei residui di colture precedenti nel terreno, migliorando la fertilità del suolo e proteggendolo) e l’apporto di compost, sta integrando con successo l’utilizzo di cover crops. Gli obiettivi sono: incrementare i livelli di sostanza organica, che negli ultimi 10 anni è aumentata in maniera significativa, proteggere i terreni dall’erosione e dalla crescita di infestanti, apportare nutrienti che favoriscono lo sviluppo delle colture successive.
I partecipanti alla giornata hanno potuto osservare da vicino le parcelle sperimentali allestite dal progetto RIGENERA nell’ottobre 2024, che hanno evidenziato il potenziale di sviluppo e di crescita di diverse tipologie di cover crops, sia in purezza che in miscuglio. Grazie al tool online “MERCI“, i tecnici di SATA hanno stimato il significativo quantitativo di sostanze nutritive che verranno potenzialmente restituite al suolo al termine del ciclo delle cover crops. L’interazione diretta con gli agronomi della società SATA ha permesso di approfondire i benefici concreti di queste pratiche sul campo, attraverso la condivisione di esperienze e competenze.
Un momento di particolare interesse è stata la presentazione del rullo crimper, un’attrezzatura innovativa che, installata frontalmente al trattore, termina le cover crops piegandole anziché distruggendole. Questo processo crea un efficace strato di pacciamatura naturale che contrasta la crescita delle infestanti e favorisce la conservazione dell’umidità del suolo. L’erpice, montato posteriormente, completa l’operazione con un taglio superficiale e una parziale incorporazione dei residui vegetali.

ERSAF in prima linea per un’agricoltura resiliente
Andres Manunta di SATA ha illustrato gli obiettivi e le attività in corso sul progetto RIGENERA, che mira a diffondere tecniche innovative di agricoltura sostenibile nelle filiere cerealicole e orticole piemontesi.
Elisa Tagliaferri del Dipartimento Agricoltura di ERSAF ha invece illustrato il progetto Climax Po, il contesto di riferimento areale e normativo, richiamando la problematica dei cambiamenti climatici in corso e la necessità di individuare e implementare soluzioni innovative di gestione degli agro-ecosistemi per favorire un adattamento e una risposta resiliente, come ad esempio le pratiche di agricoltura conservativa. Sono poi state illustrate ai partecipanti le linee di ricerca in capo a ERSAF rispetto alla metodologia di monitoraggio della Land Degradation Neutrality e alle strategie di contrasto al degrado del suolo (progetto pilota nella valle Versa in Oltrepo Pavese) e rispetto al programma di formazione e trasferimento in corso sull’agricoltura conservativa e sull’applicazione dei suoi principi, di cui la giornata in esame rappresenta la piena applicazione.
Daniele della Torre, tecnico di CONDIFESA SERVIZI SRL, e facilitatore individuato da ERSAF a supporto delle attività previste dal task 8.2 di Climax PO, ha presentato l’esperimento effettuato nell’ambito del progetto “X-COVER” sulla semina delle cover crops combinata ad altre operazioni quali la distribuzione dei reflui zootecnici, la mieti trebbiatura, la rincalzatura, o la trinciatura degli stocchi, i risultati ottenuti e le potenzialità e criticità associate a questi tipi di operazioni.

Una seconda giornata di approfondimento incentrata su esperienze applicative di pratiche innovative in agricoltura è stata realizzata da remoto, facilitando così la partecipazione anche di stakeholders di diversa provenienza.
Sono stati ripresi gli interventi già affrontati durante la giornata in campo e relativi alle parcelle sperimentali del progetto RIGENERA, con illustrazione dei risultati evidenziati rispetto alla crescita e allo sviluppo della biomassa delle cover crops e del potenziale apporto di nutrienti, anche con il supporto di foto e video. (Andres Manunta e Tommaso Lorenzetti, SATA)
Si è parlato dell’esperienza del progetto EXCALIBUR nello sviluppo di innovative opzioni di gestione del suolo basate sulla biodiversità e finalizzate al miglioramento dell’efficacia e dell’applicazione delle pratiche di biocontrollo e biofertilizzazione nell’agricoltura ortofrutticola. Il progetto, in particolare, ha approfondito la conoscenza delle dinamiche della biodiversità del suolo e dei suoi effetti sinergici con approcci prebiotici e probiotici (Eligio Malusà, CREA)
Infine, sono stati approfonditi due aspetti chiave del progetto CLIMAXPO, ovvero le previsioni e gli scenari di cambiamento climatico, unitamente all’impatto degli stessi sui sistemi agricoli e sulle rese delle principali colture agricole a diversa scala, e i pro e i contro dell’applicazione in campo di tecniche di agricoltura conservativa, come soluzioni efficaci per l’adattamento degli agro-ecosistemi e per gli effetti benefici sul sistema suolo-pianta. (Valentina Mereu, CMCC e Daniele della Torre, CONDIFESA SERVIZI SRL)