Conosci le aree Natura 2000

In Lombardia, fino ad oggi (luglio 2023), sono stati istituiti 246 siti della Rete Natura 2000, che ricadono nelle regioni biogeografiche alpina e continentale (ambiti territoriali omogenei dal punto di vista vegetazionale, geologico e climatico).

Natura 2000 è il nome assegnato dall’Unione Europea ad un sistema coordinato e coerente di aree, da cui il termine “Rete“, destinato alla conservazione della biodiversità presente nei territori dei Paesi membri. La Rete si fonda su due Direttive:

  • la Direttiva 92/43/CEE, detta “Direttiva Habitat”, che prevede l’individuazione e la protezione di siti caratterizzati da habitat naturali e seminaturali e specie animali e vegetali, considerati di intessere comunitario.
  • la Direttiva 2009/147/CE, detta “Direttiva Uccelli” che richiede sia la conservazione di numerose specie ornitiche sia l’individuazione di aree da destinarsi alla loro protezione.

Per la costituzione della Rete Natura 2000 è stata promossa l’istituzione dei seguenti siti:

  • le ZSC – Zone Speciali di Conservazione, designate in un primo tempo come Siti di Importanza Comunitaria (SIC), in esecuzione della “Direttiva Habitat
  • le ZPS – Zone di Protezione Speciale, in esecuzione della “Direttiva Uccelli

La Direttiva 92/43/CEE, detta “Direttiva Habitat”, prevede l’individuazione e la protezione di siti caratterizzati da habitat naturali e seminaturali e specie animali e vegetali, considerati di intessere comunitario.

La Direttiva Habitat contiene diversi allegati, che vengono periodicamente aggiornati, di cui i più rilevanti sono:

  • Allegato I della “Direttiva Habitat”:raccoglie l’elenco degli habitat naturali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di aree speciali di conservazione. Alcuni di questi ambienti sono a rischio di scomparsa in Europa. Per tale motivo necessitano di una tutela rigorosa e sono definiti habitat di interesse prioritario.
  • Allegato II della “Direttiva Habitat”: elenca le specie animali (Invertebrati, Pesci, Anfibi, Rettili e Mammiferi) e vegetali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione. Anche in questo caso, come per gli habitat, sono individuate le specie prioritarie.
  • Allegato IV: elenca le specie animali e vegetali che richiedono una protezione rigorosa (comprende molte specie incluse in All. II).
  • Allegato V: elenca le specie animali e vegetali il cui prelievo in natura e il cui sfruttamento è consentito, compatibilmente con il loro mantenimento in uno stato di conservazione “soddisfacente”.

La Direttiva 2009/147/CE, detta “Direttiva Uccelli” richiede sia la conservazione di numerose specie ornitiche sia l’individuazione di aree da destinarsi alla loro protezione. La Direttiva contiene diversi allegati, che vengono periodicamente aggiornati:

  • Allegato I della “Direttiva Uccelli“: identifica le specie di Uccelli per le quali devono essere previste misure speciali di conservazione sugli habitat per garantire la sopravvivenza e la riproduzione delle specie nella loro area di distribuzione
  • Allegato II/A: elenca le specie cacciabili.
  • Allegato II/B: elenca le specie cacciabili solo in alcuni Stati membri.
  • Allegato III/A: elenca le specie per le quali non è vietata la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita, purchè gli uccelli siano stati in modo lecito uccisi o catturati o altrimenti legittimamente acquistati.
  • Allegato III/B: elenca le specie per le quali gli Stati membri possono ammettere, e prevedere limitazioni al riguardo, la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita, purché gli uccelli siano stati in modo lecito uccisi, catturati o acquistati.

Vengono istituite ai sensi della Direttiva Habitat per salvaguardare e, se necessario, per ripristinare gli Habitat naturali, la flora e la fauna selvatica (ad eccezione degli Uccelli che vengono specificatamente tutelati dalla Direttiva Uccelli e attraverso le Zone di Protezione Speciale).

Sono Habitat di interesse comunitario quelli che:

  • rischiano di scomparire nella loro area di distribuzione naturale;
  • hanno un’area di distribuzione ridotta per degrado o perchè naturalmente ristretta;
  • costituiscono esempi di tipicità di una o più regioni biogeografiche.

Sono Specie di interesse comunitario quelle che:

  • sono in pericolo;
  • sono vulnerabili, cioè il loro passaggio nella categoria delle specie in pericolo è ritenuto probabile, qualora persistano i fattori di rischio;
  • sono rare, perché localizzate in aree geografiche ristrette o sparpagliate su una superficie più ampia;
  • sono endemiche, cioè tipiche e uniche di un determinato territorio circoscritto.

Vengono istituite ai sensi della Direttiva Uccelli per tutelare le specie di uccelli selvatici:

  • minacciate di sparizione;
  • minacciate dalle modifiche del loro habitat;
  • considerate rare in quanto la loro popolazione è scarsa o la loro ripartizione locale è limitata;
  • che richiedono una particolare attenzione per la specificità del loro habitat.