Il Catasto regionale della REL e i sentieri di montagna di interesse storico
Il Catasto regionale della REL è uno strumento fondamentale creato per monitorare, classificare e mantenere aggiornati i percorsi escursionistici.
L’attività di aggiornamento, effettuata da ERSAF in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI) e il Collegio regionale delle Guide Alpine ha permesso di catalogare circa 15.000 km di percorsi (dato di novembre 2024), fornendo dettagli utili per gli escursionisti, come percorribilità, lunghezza e dislivello.
I percorsi inclusi nel Catasto possono essere di diversi tipi, tra cui sentieri escursionistici, sentieri alpinistici, vie ferrate, siti di arrampicata, sentieri di montagna di interesse storico e ippovie.
Questi percorsi sono ulteriormente suddivisi in percorsi di interesse comunale e percorsi di interesse sovracomunale.
L’inclusione dei percorsi nel Catasto regionale della REL avviene su suggerimento degli Enti territorialmente competenti, individuati all’Art. 2, comma 2 della L.R. n. 5/2017 (Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane ed Enti Parco), che collaborano anche all’aggiornamento del Catasto fornendo informazioni sui sentieri e proponendo eventuali modifiche, corredate dalla relativa descrizione.
PROPRIETA’ (L.R. 5/2017 e ss.mm.ii. Art. 3, comma 5 e 5bis)
Gli enti territorialmente competenti (ETC) possono proporre l’inserimento nel catasto di tratti di percorso di proprietà privata assoggettati a servitù di uso pubblico oppure oggetto di specifici accordi con i privati (convenzioni).
Se l’infrastruttura è di proprietà:
- PUBBLICA, è necessaria una dichiarazione dell’Ente Territorialmente Competente che renda conto rispetto a tale fattispecie.
- PRIVATA, è necessaria una Servitù di uso pubblico risultante da atto scritto, oppure una Convenzione/Accordo con il privato stipulata sulla base della procedura ai sensi dell’Art. 3 comma 5bis.
Il Catasto della REL individua, in un’apposita sezione speciale, i sentieri di montagna di interesse storico con riconosciuto valore storico (esistenti prima del 1950).
In particolare, come definito ai sensi dall’Art.2 comma 1 lettera d) bis: un sentiero di montagna di interesse storico può essere inserito nella sezione speciale solo se costituito da “tracciati formatisi naturalmente e gradualmente per effetto di calpestio continuo e prolungato ad opera dell’uomo o degli animali, in un percorso privo di incertezze e ambiguità, visibile e permanente, presenti lungo l’arco alpino lombardo, con riconosciuto valore storico”.
Per inserire nel registro un percorso di interesse storico, si richiede, oltre alla documentazione necessaria per l’accatastamento dei percorsi della REL (Shapefile, ecc…), la trasmissione di una scheda del percorso appositamente realizzata da ERSAF, corredata di documentazione fotografica e cartografica che consenta l’identificazione del tracciato secondo la disposizione contenuta nel RR 3/2017.
Una gestione corretta e coerente dei sentieri escursionistici ci permette di raggiungere il fine comune di preservare e valorizzare il ricco patrimonio naturalistico delle nostre aree.
Gli enti territoriali hanno l’obbligo di conformarsi allo standard previsto dalla Legge Regionale n. 5/2017 “Rete escursionistica della Lombardia e interventi per la valorizzazione delle strade e dei sentieri di montagna di interesse storico” per quanto riguarda l’accatastamento dei sentieri nella Rete Escursionistica Lombarda (REL) e il posizionamento della relativa segnaletica.
In particolare, considerata la nascita di nuovi percorsi in questo periodo, è fondamentale attenersi alle disposizioni della sopracitata legge per l’accatastamento di tali sentieri. Questa pratica è fondamentale per raggiungere lo scopo di una catalogazione uniforme e semplificata, facilitando la gestione e la fruizione del patrimonio escursionistico regionale. Si chiede, pertanto, di utilizzare sempre lo standard di riferimento indicato nelle linee guida dell’Allegato 2 della suddetta legge per il posizionamento di nuovi cartelli segnaletici.
Si ricorda che la tabella segnavia (figura di sx ) ha una specifica forma di freccia; si usa per indicare la direzione della località o delle località di destinazione del sentiero e il tempo indicativo necessario ad un medio escursionista per raggiungerle a piedi e va collocata a inizio, fine dell’itinerario e agli incroci con altri itinerari segnalati e con strade.
Le tabelle segnavia hanno uno standard non modificabile che consente l’inserimento di un eventuale sigla (massimo 3 caratteri) o del logo specifico di un itinerario (di lunga percorrenza o tematico) sulla punta della tabella indicate con le frecce.
I dati sono resi disponibili sul Geoportale di Regione Lombardia disponibile ai seguenti link:
Linee guida e struttura del database per l’accatastamento dei percorsi della REL