La Via del Bitto attraverso la Val Gerola e la Val Lesina

Il punto di partenza
L’Alpe Legnone, nella Foresta Regionale Val Lesina, si raggiunge a piedi, dopo aver percorso la strada agrosilvopastorale che sale da Delebio fino alla località “Osiccio“, dove è possibile lasciare la propria auto. In alternativa, per i più allenati si può salire dal fondovalle direttamente a piedi, lungo una ripida mulattiera selciata percorribile in circa 4 ore. Presso la Capanna Sociale è possibile rinfocillarsi e pernottare, preparandosi per la lunga escursione del giorno successivo.

L’itinerario completo prevede una giornata intera di cammino. In alternativa, il percorso può essere percorso a tappe, con diverse varianti disponibili, oppure prevedendo una sosta dopo circa 3 ore dalla partenza presso il bivacco Alpe Dosso, recentemente ristrutturato.

Il percorso
Dal complesso di fabbricati dell’Alpe Legnone, si segue il  Sentiero Andrea Paniga (denominato così dal 1998, in ricordo di un  giovane appassionato di montagna, prematuramente scomparso) fino l’Alpe Cappello, dove si può visitare lo stallone, particolare per l’imponente manufatto con enormi massi posizionati a mano a protezione dalle valanghe.
Visibili più in basso la casera e i sentieri per Baita dei Manzoo e la cima del Legnone (2.610 m), la montagna più alta delle Prealpi Lombarde.

Si prosegue in leggera salita verso l’Alpe Luserna arrivando alla baita Castello; si cammina in leggera discesa attraversando l’alpeggio e inoltrandosi nel bosco di abete fino al Dosso, dove sono presenti le strutture recuperate dell’ex alpeggio, di cui una adibita a bivacco.

Lasciata alle spalle la Foresta Regionale, si raggiunge rimanendo in quota l’Alpe Stavello, con casera e baitone. Si prosegue in leggera discesa verso l’Alpe Mezzana e attraversato il ponticello in legno, inizia la salita con tratti attrezzati sino a raggiungere l’Alpe Piazza, dove è presente un laghetto artificiale, alcune strutture d’alpeggio e un bivacco. Su questo dosso naturale delle Alpi Orobie si può ammirare tutta la Val Lesina, parte della Valchiavenna e la bassa Valtellina.

Si prosegue scendendo verso la casera dell’Alpe Piazza e percorrendo un sentiero in quota attraverso la Val Giuta, si giunge all’Alpe Olano, dove si osserva una pozza d’abbeverata, alimentata con acqua portata da una storica canalina in larice. Si continua per un tratto in piano fino a raggiungere la valle di Olano, confine con la Foresta Regionale Val Gerola. Si attraversa il torrente e lasciato il sentiero Andrea Paniga, si percorre un tratto boscato fino all’alpeggio Culino, dove sono presenti i vari fabbricati d’alpe ed è possibile scendere fino all’agriturismo Bar Bianco, termine della tappa.

Lungo questo itinerario è possibile osservare camosci, caprioli, cervi, lepre variabile, aquila reale e tetraonidi, quali coturnice e gallo forcello.

Caratteristiche tecniche:

  • Difficoltà: E-Escursionisti – Tempo stimato 8 ore
  • Sviluppo complessivo: 20 km

Approfondimenti

Il formaggio Bitto, di origini remote nel tempo, in quanto era già rinomato nel ‘500, prende il nome dal torrente Bitto che confluisce nell’Adda all’altezza di Morbegno ed è radicato nel comprensorio alpino delle Valli del Bitto di Gerola e Albaredo, oltre che prodotto in molti alpeggi su tutto il territorio valtellinese.

È un formaggio d’alpe grasso a pasta semicotta. Le varie fasi produttive si svolgono secondo gli usi tradizionali, legati alle caratteristiche ambientali, nel periodo compreso fra il primo di giugno e il 30 settembre. Viene prodotto con latte di vacca appena munto a cui viene aggiunto latte caprino (10-20%), ottenuto dalla razza orobica. La maturazione inizia nelle “casere d’Alpe” e si completa negli stabilimenti di fondovalle sfruttando il naturale andamento climatico della zona di produzione.

La maturazione deve essere protratta per almeno settanta giorni. La stagionatura può protrarsi anche per diversi anni, senza alterare le caratteristiche organolettiche e strutturali del formaggio. Appena pronto il sapore è dolce, delicato e tende a divenire più intenso e vivace con l’invecchiamento. Negli stadi giovanili è un prelibato e classico formaggio da taglio. Dopo l’anno di stagionatura, aumenta la sua nobiltà, assurge a eccellente prodotto da accompagnare ai migliori cibi e alle più raffinate tavole.

Per approfondire: https://www.valgerolaonline.it/il-bitto-della-valgerola

Contatti e informazioni

Alpeggi:
Alpe Legnone – comune di Delebio (SO)
Az. Agr. La Streccia di Involti Massimo
Produttrice di formaggio con denominazione “Prodotto di Montagna
Tel. 339.6443930
Apertura dal 01/07 al 10/09
Ristoro presso la Capanna Sociale Baitone di Legnone (Gestore tel. 334.5736108)
Alpeggio aderente all’iniziativa GiraRifugi e Alpeggi 

Alpe Culino – Comune di Rasura (SO)
Produttrice di formaggio Bitto DOP
Az. Agr. Borromini Tiziana
Tel. 320.0833373
Apertura dal 01/06 al 10/9 – resto dell’anno fine settimana
Ristoro e pernottamento su prenotazione (Gestore tel. 329.4019065)
Alpeggio aderente all’iniziativa GiraRifugi e Alpeggi 

Alpe Tagliata e Olano
Soc. Agr. Milesi di Milesi Mara e Marco s.s.

Alpe Combana
Mainetti Andreas

Bivacco Casera Alpe del Dosso, quota 1.513 m slm.
Gestito dal Consorzio Montagna Viva Delebio (SO)
Per info: tel. 333.1488957 oppure info@cmviva.it

Rifugi nelle vicinanze:
Rifugio della Corte
Situato in Valgerola a quota 1.250 m slm.
Durante il periodo estivo si raggiunge con qualsiasi tipo di auto (strada agro silvo pastorale)
Per prenotazioni: tel. 340.3433090

Rifugio Alpe Stavello
Situato in Valgerola a quota 1.943 m slm.
Raggiungibile a piedi su sentiero dal Bar Bianco, oppure da Pedesina o Gerola Alta (loc. “Laveggiolo“)
Per prenotazioni: tel. 334.7652242