L’alta Val Caffaro e il Bagoss

Il punto di partenza

L’alta Valle del Caffaro, tributaria laterale della Val Sabbia, si trova in Provincia di Brescia. Dal punto di vista orografico separa le Alpi Retiche meridionali, a nord, dalle Prealpi Bresciane e Gardesane, a sud. Il suo nome è dovuto alla presenza del fiume omonimo (in dialetto bresciano “Càfer”) che nasce dal Cornone di Blumone nel territorio di Breno, in Valle Camonica, per poi immettersi nel Chiese. Il centro abitato più noto è senz’altro Bagolino: borgo le cui origini risalgono all’epoca romana. Attorno all’anno 1000 viene qui fondata la Vicinia e ben presto il paese diviene molto ricco, grazie ai prodotti caseari e all’attività della ferrarezza nelle molte fucine presenti. Di rilevanza storica fu l’incendio che il 30 ottobre 1779 distrusse quasi completamente il borgo.

Il percorso

Una volta raggiunto Bagolino (in automobile, all’uscita dell’autostrada Brescia Est, seguire la direzione per lago d’Idro – Madonna di Campiglio) il percorso suggerito coincide con la Tappa 8 del “CamminaForeste di Lombardia” promosso da ERSAF. Nel comune di Bagolino si estende infatti la Foresta Alpe Vaia, che si raggiunge con una comoda strada forestale che si snoda tra i boschi. Risalendo la selvaggia vallata, che in alto si apre in vasti pascoli dell’omonima alpe, si arriva a Malga Vaia di Mezzo, dove è possibile pernottare. Immancabile la visita al geosito di importanza internazionale denominato “chiodo d’oro”.

Caratteristiche tecniche

  • Partenza: Bagolino (778 m.)
  • Arrivo: Malga Vaia di Mezzo (1.851 m.)
  • Difficoltà: difficile (E)
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Dislivello salita: 1.140 m.
  • Sviluppo: 8.4 km

Approfondimenti

All’interno dell’area si trova la Zona di Protezione Speciale omonima che occupa i territori delle due Foreste di Lombardia Alpe Vaia e Anfo-Val Caffaro le quali, pur ricadendo nello stesso comprensorio territoriale (Valle del Caffaro), hanno caratteristiche molto differenti. Il sito è stato classificato nel 2004 ed inserito tra i siti della regione biogeografica “Alpina”. Si estende per 727 ettari, in un suggestivo ambiente di media e alta montagna a quote tra 1.150 e 2.250 metri.

La parti settentrionale e centrale formano un’ampia conca coronata dalla Punta Setteventi (2.250 m.) nonché dai Corni Setteventi e Monte Molter (2.202 m), che corrisponde ad un antico circo glaciale la cui concavità principale è occupata dal laghetto di Vaia (1.910 m). Al di sotto dei 1.700 m. la morfologia si fa fortemente acclive e la valle diviene più incisa.

La parte più scoscesa si ritrova nella porzione meridionale e coincide con la “Costa Segaboli di Masnade”, lungo la valle Dasdana che a sua volta confluisce nella Valle Vaia a 1.100 m. s.l.m., demarcando il limite inferiore della ZPS in questa porzione di territorio. Le praterie ed i pascoli sono la componente ambientale più rappresentata del sito (295 ettari). La ZPS nella Foresta Anfo-Val Caffaro si estende per 511 ettari, a ovest del Lago d’Idro, tra i 455 m e i 1.770 m slm di quota.

Prodotto esclusivamente nel Comune di Bagolino, in Provincia di Brescia, il Bagòss è un formaggio semigrasso realizzato con latte crudo di vacca Bruna Alpina. Il nome deriva inequivocabilmente da “Bagossi”: termine dialettale che indica gli abitanti di Bagolino e la caratteristica principale di questo prodotto caseario a pasta extra dura è il colore giallo, dato dallo zafferano che i casari aggiungono durante la rottura della cagliata e che lo ha reso uno tra i più conosciuti formaggi del Nord Italia, iscritto tra i PAT e riconosciuto come presidio Slow Food.

La zona di produzione è l’alta Val Sabbia o, meglio, la sua afferente Valle del Caffaro. Il disciplinare prevede una stagionatura di almeno 12 mesi, ma la media è più alta ed arriva anche a 24 o 36 mesi. La forma pesa solitamente 16-18 chilogrammi, anche se sono state registrate forme di 20-22 chili.

Per approfondire: www.bagossbagolino.it

Contatti e informazioni

Alpeggi:

Malga Vaia di Mezzo
Bagolino (BS) Loc. Vaia
Az. Agr. Alessi Giacomo

La Malga del Re
Bagolino (BS), Via Sant’Anna nr. 37
Az. Agr. Buccio Mario

Il Rifugio “Tita Secchi” – Lago della Vacca
La struttura è stata costruita nel 1992 ai piedi della parete sud-ovest del Cornone di Blumone, nella zona meridionale del Massiccio dell’Adamello, a pochi metri dal “Lago della Vacca”: un lago naturale trasformato nei primi del ‘900 in uno splendido bacino artificiale. Nei dintorni vi sono rocce di diverse ere geologiche (sedimentarie, intrusive e metamorfosate) da cui deriva il coesistere di suoli acidi, basici e neutri che consente una vegetazione eterogenea. In questa zona si trovano inoltre ruderi e manufatti della 2° linea di difesa edificati dal Regio Esercito durante la Grande Guerra.

La zona si rileva pertanto molto interessante sia per gli amanti della geologia, della botanica che della storia. Il rifugio è strutturato in modo tradizionale ma anche rinnovato, con ambienti caldi ed accoglienti, le camere sono disposte in modo da consentire la privacy a piccoli gruppi o famiglie.

E-mail: info@rifugiotitasecchi.com

Sito internet: www.rifugiotitasecchi.com