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Strachitunt: l’orgoglio ritrovato negli alpeggi della Tal Taleggio
Il punto di partenza
Il modo più semplice per arrivare alla Val Taleggio è da Bergamo, in auto. Passando per la SS671 e SS470 il tempo stimato è di 1 ora 32 min (65,6 km), mentre prendendo la SP46 il tempo è di 1 ora 32 min (53,9 km).
Il percorso
Per conoscere questo antico formaggio e comprendere l’importanza della transumanza, il Consorzio per la Tutela dello Strachítunt propone un itinerario semplice e adatto a tutti. Si lascia l’auto nel parcheggio della Funivia Bobbio-Artavaggio, a Moggio in Valsassina. La funivia consente di raggiungere in breve tempo i Piani di Artavaggio, superando agevolmente i 700 metri di dislivello che dividono il fondovalle dai bellissimi altipiani ricchi di pascoli, rifugi e opportunità di escursioni. Dalla stazione a monte della funivia si può raggiungere in pochi minuti il Rifugio Sassi-Castelli, oppure proseguire in piano verso l’ex Albergo Sciatori, sito in prossimità della Forcella di Artavaggio, dalla quale si può avere una visione sulla grande conca della Val Taleggio, caratterizzata da pascoli, prati da sfalcio e ombrose faggete, costellata delle piccole contrade sparse. Da qui si può subito vedere la piramide calcarea del Monte Sodadura, alla cui base è collocata l’Alpe Möj, riconoscibile per la vasca di abbeverata. Nei pressi dell’Alpe è possibile vedere un antico cippo confinario in pietra, chiamato “termenù”, collocato lungo la storica divisione tra il territorio sotto il controllo del Ducato di Milano e quello della Serenissima Repubblica di Venezia. Dall’Alpe Möj è possibile, in circa 45 minuti, raggiungere la vetta del Monte Sodadura: che con la sua forma piramidale costituisce un simbolo del territorio.
Caratteristiche tecniche
- Difficoltà: T-Turisti, Tempo stimato 2 ore
- Sviluppo complessivo: 8 km
Approfondimenti
Racchiusa nel cuore delle Prealpi Orobiche, in un territorio che va dagli 800 agli oltre 1.600 metri di altitudine dei Piani di Artavaggio, la Val Taleggio è una terra ricca di acque, pascoli e boschi. Le antiche contrade conservano con orgoglio i tradizionali tetti in pietra che appaiono tra l’intenso verde dei prati. La fisionomia dei suoi versanti è stata modellata nel corso dei secoli dalla presenza dell’uomo e nel paesaggio spiccano le vette dei monti che la dividono dalle valli confinanti e lo scorrere dell’Enna, il fiume che la percorre da occidente a oriente prima di confluire nel Brembo attraverso i “seràa”, orridi scavati nelle rocce dolomitiche.
I Piani di Artavaggio, sono situati lungo l’itinerario della Dorsale Orobica Lecchese: un percorso nato negli anni ’90 con la Provincia di Lecco, la cui realizzazione fu affidata all’Azienda Regionale Foreste (ARF, ora ERSAF). Inizialmente l’itinerario doveva collegare Colico a Valcava in sei tappe, attraversando contesti ricchi di emergenze storiche, culturali e naturali. Negli ultimi anni, grazie all’interessamento della rivista Orobie, il percorso originario è stato integrato e in parte modificato e oggi congiunge la stazione di Bergamo con i centri di Colico o Morbegno, passando anche dai Piani di Artavaggio, che costituiscono la terza tappa del cammino.
Lo Strachitunt è un formaggio appartenente alla famiglia degli stracchini realizzati con latte crudo. Viene prodotto con latte vaccino e la forma, cilindrica, ha un peso di circa 6 kg. La crosta è sottile e rugosa, di colore giallognolo che tende al grigio con l’avanzare della stagionatura. La pasta è compatta, marezzata e di colore bianco paglierino, con la presenza di venature verdi-bluastre date dall’erborinatura, ovvero a tecnica di lavorazione casearia che consente lo sviluppo di muffe all’interno della pasta del formaggio. Il sapore è aromatico e intenso, variabile da dolce a piccante e può assumere connotazioni più pronunciate con il protrarsi dell’invecchiamento. Per approfondire: www.strachitunt.it
Contatti e informazioni
Alpeggi:
Malga Alpe Möj
Vedeseta (BG) Fraz. Reggetto, Az. Agr. Locatelli Guglielmo
Tel. 340.7722441
Malga Alpe Sella
Vedeseta (BG), alpeggiatore Agapito Locatelli
Tel. 340.7722441
Rifugi:
Rifugio Sassi Castelli
Costruito nel 1926 e ricostruito nel 1946, dopo l’incendio nazi-fascista, è situato a 1.647 mt sui Piani di Artavaggio. Facilmente riconoscibile per la sua struttura, il colore e il grande terrazzo è aperto tutto l’anno, ed ospita camere da 2 a 5 letti con servizi in comune. Due ampie sale per il pranzo e la cena possono ospitare più di 100 persone.
Tel. 0341.996084 – tel. 331.7373651
E-mail sassi-castelli@libero.it
Rifugio Cazzaniga-Merlini
La struttura venne costruita tra il 1927 e il 1930. Intitolato alla memoria di Giuseppe Cazzaniga, ufficiale degli Alpini, è stato inaugurato il 29 giugno 1931. Distrutto nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale, venne riedificato nel 1952 con una seconda dedica a Ugo Merlini. Il rifugio è punto tappa del Sentiero Nr. 101 delle Orobie Occidentali ed è di proprietà della Sezione ANA di Lecco. Ha una capienza di 25 posti letto e una sala da pranzo da 70 posti.
Per info e prenotazioni:
Tel. 0341.997839 – tel. 348.9048152