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Il Progetto ERSAF per la Biodiversità in Lombardia
Nel 2021 Regione Lombardia (ex DG Ambiente e Clima) ha assegnato ad ERSAF un finanziamento di 2 Milioni di euro per la realizzazione diretta di interventi in aree del demanio regionale, di proprietà e nei siti Natura 2000 in gestione, con lo scopo principale di dare attuazione a parte delle misure di conservazione previste nel Quadro delle azioni prioritarie per Natura 2000 in Lombardia (PAF – Prioritized Action Framework, 2021-2027, approvato il 21 settembre 2020 e aggiornato il 17 luglio 2021).
Il Progetto Attuativo prevede la realizzazione di interventi d’investimento per la salvaguardia della biodiversità e il miglioramento delle connessioni ecologiche sia in aree Natura 2000 sia nella più ampia infrastruttura verde regionale.
Le azioni concorrono anche al raggiungimento dei seguenti ulteriori obiettivi:
- contribuire all’attuazione delle Strategie della biodiversità europea e regionale e della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, di cui ERSAF è firmatario;
- concorrere alla realizzazione del Programma regionale di sviluppo;
- investire sul capitale naturale del demanio regionale, dei siti Natura 2000 gestiti da ERSAF, oltre che sugli hotspot di biodiversità agricola nelle aziende in gestione all’Ente;
- contribuire all’incremento della resilienza degli ecosistemi ripristinando e migliorando lo stato di conservazione di habitat e specie animali e vegetali, anche aumentandone l’adattamento ai cambiamenti climatici;
- contribuire allo sviluppo di azioni per la produzione dei servizi ecosistemici nelle aree Natura 2000 poste nelle foreste regionali certificate secondo i protocolli FSC e PEFC;
- aiutare lo sviluppo socio-economico dei territori regionali interessati dagli interventi, anche attraverso l’impiego di maestranze locali e il coinvolgimento di consorzi forestali, imprese boschive e agricole;
- dare attuazione alla Carta delle Foreste di Lombardia, firmata il 17 novembre 2020.
Il finanziamento regionale, derivante dal Programma degli interventi per la ripresa economica L.R. 9/2020, è distribuito nell’arco di tre anni 2021 – 2022 – 2023.
I lavori sono eseguiti in parte in amministrazione diretta ma in buona parte con affidamenti esterni a Consorzi Forestali, Imprese Boschive o Aziende agricole, nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti.
Le azioni messe in campo coinvolgono 7 uffici territoriali ERSAF (Breno-BS, Carpaneta-MN, Curno-BG, Gargnano-BS, Canzo-CO, Morbegno-SO e Riccagioia-PV), oltre alla sede ERSAF di Bormio che gestisce il Parco Nazionale dello Stelvio-settore lombardo.
Nel complesso sono previsti oltre 40 progetti distribuiti tra 15 Foreste di Lombardia, 16 siti Natura 2000 gestiti da ERSAF e due aziende sperimentali regionali (Carpaneta, che è anche Foresta regionale, e Riccagioia). Il demanio valtellinese e quello della gardesana interessa ulteriori 10 siti Natura 2000 gestiti da altri Enti (Parco Regionale Orobie Valtellinesi e Provincia di Sondrio nel primo caso, Parco Regionale Alto Garda Bresciano nel secondo) che potranno beneficiare direttamente delle azioni realizzate.
Oggetto di intervento saranno habitat e specie, ma anche infrastrutture dedicate alla fruizione dei siti, per una migliore divulgazione delle tematiche legate alla biodiversità.
Rispetto al Quadro delle azioni prioritarie per Natura 2000 in Lombardia 2021-2027, gli investimenti sono correlati ad oltre 20 misure di conservazione riguardanti:
- gli habitat delle zone umide (manutenzione straordinaria di pozze d’alpeggio, torbiere ed altre aree umide)
- le formazioni erbose (interventi straordinari sul patrimonio pascolivo e consolidamento delle aree ecotonali)
- i boschi (interventi straordinari sul patrimonio boschivo montano e di pianura, incluso interventi di ripristino da danni biotici e abiotici)
- le pareti rocciose (eliminazione specie arboree e arbustive in favore della flora endemica e di interesse comunitario)
- gli ambienti agricoli (incremento di siepi, filari e fasce boscate, arricchimento floristico a favore degli impollinatori, ripristino e consolidamento del reticolo idrico e degli argini campestri)
Vi sono inoltre misure destinate alla sensibilizzazione e all’accesso dei visitatori (allestimenti e manutenzioni straordinarie centri visite, sentieri didattici e punti osservazione avifauna) e misure specie-specifiche (acquisto ed installazione di recinzioni elettrificate a protezione di apiari).
Tra le specie di interesse comunitario che beneficeranno delle azioni di progetto vi sono: l’Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata), la Rana di Lataste (Rana latastei), l’Averla piccola (Lanius collurio), il Picchio nero (Dryocopus martius), le Civette (Aegolius funereus e Glaucidium passerinum), la Coturnice (Alectoris graeca), il Francolino di monte (Bonasia bonasia) il Gallo forcello (Lyrurus tetrix tetrix) e il Gallo cedrone (Tetrao urogallus), il Gladiolo palustre (Gladiolus palustris).
Fig. 1: Picchio nero (foto di Luca Trovesi)
Fig. 2: Ululone dal ventre giallo (foto di Luca Trovesi)