La coltivazione del pioppo in Italia è un settore produttivo dalle grandi potenzialità e dagli ampi margini di sviluppo. Inserito a pieno titolo fra le strategie per migliorare la sostenibilità ambientale, grazie alla sua capacità di sequestro di CO2, alla resistenza agli agenti atmosferici e al minore utilizzo di fitofarmaci, il pioppo è un albero a crescita rapida, che può raggiungere anche 20-30 metri in 8-10 anni; viene utilizzato in falegnameria (imballaggi, elementi per ponteggi, lana di legno, compensati, truciolati, fiammiferi, a volte mobili) e nell’industria cartiera.

Organizzato da ERSAF in collaborazione con Casa dell’Agricoltura sulla pioppicoltura sostenibile, il terzo evento “Consulenti in campo” dello scorso 6 giugno si aggiunge dunque alle attività previste nell’ambito dell’intervento “SRH02 – formazione dei consulenti” del PSR 2024-2027. Rivolgendosi ai consulenti agronomi, forestali, agricoltori, tecnici e funzionari in contesti innovativi, per stimolare il dialogo e scambio di conoscenze determinanti per adottare soluzioni innovative e benefiche minimizzando i rischi, ha permesso di osservare le fasi del ciclo di vita dei pioppi con un confronto tra cloni sviluppati.

La visita si è svolta su tre campi:  

  1. pioppi al V anno di età, con confronto tra le varietà Missouri, AF8 e B.I.C;   
  2. pioppelle al II anno di età, con esposizione delle migliori tecniche di potatura;
  3. pioppi all’VIII anno di età prossimi al taglio
Pioppi V anno – AF8 e Missouri

Nel corso della giornata Omar Alasia, selezionatore di cloni di Pioppo dell’azienda Alasia Vivai Italia, ha illustrato le principali caratteristiche delle tre varietà di cloni presenti nel primo campo, soffermandosi in particolare sulle varietà Missouri e AF8.
La varietà Missouri è caratterizzata da un ciclo di 7 anni, molto resistente alle patologie tipiche del pioppo, e poco pollinifera e resistente al vento.
Il clone AF8, invece, ha un ciclo di 8 anni, è anch’esso resistente alle principali patologie del pioppo e presenta una maggiore resistenza all’azione del vento rispetto al precedente.
Entrambi i cloni sono registrati e iscritti nell’elenco dei cloni MSA (Maggiore Sostenibilità Ambientale), grazie alle loro caratteristiche di resistenza alle patologie, che permettono di abbassare il numero interventi fitosanitari al massimo tre volte all’anno.

Nel secondo campo si è tenuta un’esposizione delle più indicate tecniche di potatura e spollonatura in riferimento a pioppelle al secondo anno di età. Essendo stato interessato dalla recente esondazione del fiume Po, nel campo è stato possibile apprezzare la resilienza delle pioppelle, nonché la loro spiccata capacità di raddrizzarsi in seguito a eventi traumatici.

Pioppelle II anno

Nell’ultimo campo, infine, è stato osservato il volume che il clone AF8 raggiunge a fine ciclo. È stato fatto un approfondimento sulle modalità di lavorazione del suolo, e su eventuali concimazioni o interventi fitosanitari. L’unica lavorazione che va sempre effettuata sul pioppo è la discatura, eseguita in media due volte all’anno, per rompere il cotico erboso con i seguenti obiettivi: eliminare la competizione per i nutrienti, creare un ambiente ostile allo svernamento dei patogeni del pioppo e apportare materiale organico al suolo con l’interramento.