Foresta Valsolda

9. Valsolda (CO)

Descrizione

La Valsolda è una delle foreste regionali più selvagge e pertanto il paesaggio si presenta molto suggestivo, tra rupi verticali, boschi e torrenti dalle limpide acque. Si estende per 318 Ha nell’ambiente tipico delle Prealpi calcaree lombarde, nella Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio, in Comune di Valsolda (CO), nel bacino del torrente Soldo e in parte nel bacino del Rezzo. Le quote vanno da m 700 (valle Soldo) a m 1.810 (Cima Fiorina), dove passa il confine con la Confederazione Elvetica. Dal 2007 la Foresta è stata dichiarata Riserva Naturale (orientata e integrale).

Accesso

In auto per la strada Statale n° 340 – Regina fino a Cressogno di Valsolda, poi si sale a destra passando per le frazioni di Loggio, Drano, Puria e Dasio. Lasciata la macchina a Dasio, si procede a piedi lungo il Sentiero delle Quattro Valli (contrassegnato dal 3 sbarrato). Superato il fiume Soldo e risaliti per il versante opposto, si incontra la strada che risale da Drano. Proseguendo a sinistra, si perviene all’ingresso della Foresta (cartello indicatore).
Con i mezzi pubblici: autobus da Menaggio a Dasio sulla linea Menaggio-Lugano: https://www.asfautolinee.it/orari_pdf/invernale/C12.pdf

Informazioni

ERSAF – Canzo – tel. 02.67404.451 – lecco@ersaf.lombardia.it

Luoghi di interesse storico-culturale

MUSEO CASA PAGANI – CASTELLO DI VALSOLDA (CO)

Presso il Museo Casa Paolo Pagani, situato in località Castello di Valsolda (CO), è possibile ammirare i capolavori dei pittori valsoldesi da Paolo Pagani ai giorni nostri. Maggiori informazioni su www.museocasapagani.it

Aree sosta e aree attrezzate

AREE SOSTA

Nella zona Orientata della Riserva Naturale Valsolda sono presenti: Alpe Serte (845 m.) con fontana, tavoli, punto fuoco, tettoia per riparo e Alpe Pessina (Capanna Bonardi-Mazzoleni) con fonte, tavoli, baita-ricovero sempre aperta, punti fuoco.

Nella Riserva Integrale: Alpe Fiorina (1340 m.), con tavoli e fontana, divieto di soffermarsi a lungo e di oltrepassare le zone segnalate.

Luoghi di interesse naturalistico

RISERVA LAGO DI PIANO

Nelle vicinanze della Riserva Valsolda, si ricorda la presenza di un’altra importante zona di interesse ambientale e naturalistico, la Riserva Lago di Piano (Carlazzo – CO). Essa rientra nel complesso delle aree protette dalla Regione Lombardia ed è riconosciuta in quanto SIC (Sito di Importanza Comunitaria) dall’Unione Europea. Per tutte le informazioni consultare la pagina FaceBook: https://www.facebook.com/Riserva-Lago-di-Piano-197915660284138/

Itinerari

LA VIA DEI CANTI

Percorso naturalistico, indicato con bolli blu, per incontrare ed ascoltare il canto degli uccelli grazie ai pannelli didattici posizionati lungo il percorso.
Per maggiori informazioni sull’itinerario è possibile consultare la pubblicazione “Paesaggi Sonori” e scaricare i file audio del percorso dal sito: www.unipv.it/cibra/valsolda
Dislivello: 620 m.
Partenza: da Dasio (CO), parcheggio di fronte alla chiesa (indicazioni sentieri).

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IL SENTIERO FAUNISTICO “MAURIZIO MONTI

Tracciato segnalato con bolli rossi e corredato da pannelli esplicativi sulla fauna della Riserva. Lungo l’itinerario sono presenti delle altane, con splendido panorama sulle creste e ideale punto di osservazione per la fauna.
Partenza: da Dasio (CO), parcheggio di fronte alla chiesa (indicazioni sentieri).

IL PERCORSO NELLA ROCCIA

L’itinerario escursionistico accompagna il visitatore nell’interpretazione del paesaggio e della geodiversità della Riserva Naturale Valsolda tra rocce, minerali, fossili, acqua e suoli.
Partenza: da Dasio (CO), parcheggio di fronte alla chiesa (indicazioni sentieri).

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Foresta Corni di Canzo

8. Corni di Canzo (CO)

Descrizione

La Foresta Regionale si estende per 450,27 Ha nel territorio della Comunità Montana Triangolo Lariano (CO), nel Comune di Canzo, con una piccola porzione nel Comune di Valbrona. Corrisponde all’ampia testata valliva del torrente Ravella (affluente di sinistra del Lambro) ed è limitata a nord dal massiccio calcareo dei Corni di Canzo e a sud dalla dorsale Sasso Malascarpa – Monte Cornizzolo. La Foresta si estende tra le quote di 550 m (fondovalle Ravella) fino ai 1.372 m della vetta del Corno Occidentale.

Il visitatore può ammirare il tipico ambiente delle Prealpi calcaree lombarde, caratterizzato dall’alternarsi dei boschi naturali di latifoglie (Carpino nero, Frassino maggiore, Acero montano, Tiglio e Faggio) e dei rimboschimenti artificiali di conifere, testimonianze delle attività selviculturali degli anni ’50 (Abete rosso, Pinus excelsa, Larice giapponese), con le suggestive pareti rocciose dei Tre Corni, del Cepp de l’Angua e del Sasso Malascarpa.

Attorno agli antichi nuclei rurali di Prim’Alpe (data in concessione per le attività di educazione ambientale) e Terz’Alpe (presso l’edificio demaniale è attiva un’azienda agrituristica) si sono conservati ampi appezzamenti prativi di notevole pregio. Elemento di assoluto rilievo è la Riserva Naturale Sasso Malascarpa, che per metà della sua estensione ricade nel territorio demaniale: essa annovera elementi di grande valore naturalistico quali: il Sasso Malascarpa propriamente detto, ricco di fossili di Conchodon; i “campi solcati” e le “Sorgenti petrificanti“; inoltre sono stati eseguiti numerosi studi naturalistici sull’evoluzione della vegetazione e della chirotterofauna.

La Foresta ha un elevato valore fruitivo (si stimano circa 100.000 frequentatori all’anno) grazie ad una rete di sentieri molto sviluppata, curata in convenzione dall’ERSAF e dal CAI di Canzo, che annovera tra gli altri il Sentiero Geologico basso, uno degli itinerari escursionistici più frequentati in Lombardia e il Sentiero Geologico Alto, di recente realizzazione. Inoltre, il Sentiero dello Spirito del bosco, un percorso tra le sculture in legno nel regno della fantasia e della Natura, è apprezzato sia dai grandi che dai bambini.

Accesso

In treno – Ferrovie Nord Milano FNM; stazione di Canzo o Canzo-Asso.
In auto – seguire SS 36 uscita Annone, passare per Cesana Brianza, a Pusiano prendere a destra per Longone al Segrino, raggiungere Canzo e salire alla località Gajum.

Informazioni

ERSAF – Canzo – tel. 02.67404.451 – lecco@ersaf.lombardia.it

Luoghi di interesse naturalistico

RISERVA NATURALE SASSO MALASCARPA

Rappresenta una delle zone di maggiore interesse geologico, geomorfologico e paleontologico della Lombardia. I molti fossili presenti testimoniano l’antica origine marina dell’area. Si possono ammirare marmitte dei giganti, cascate pietrificanti, campi solcati e grandi massi erratici. Ha una superficie totale di 137 ettari, di cui circa metà in comune di Canzo (CO) e metà in comune di Valmadrera (LC). Per info: http://www.parks.it/riserva.sasso.malascarpa

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Luoghi di interesse storico-culturale

ANTICHI NUCLEI

All’interno della Foresta si ritrovano ancora, oltre ai due fabbricati rurali di Prim’Alpe e Terz’Alpe, altre testimonianze di antichi insediamenti, riportate alla luce e risistemati per renderli ancora leggibili: il “Selvètt“, unico castagneto della valle, l’Alpe Alto, l’”Alpetto“, ma soprattutto Second’Alpe, il cui nucleo è stato recuperato recentemente. Narra la leggenda che qui sia nato San Miro, il Santo di Canzo. Pannelli informativi illustrano la storia dei siti.

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Agriturismi

AGRITURISMO DI TERZ’ALPE

Agriturismo “La Fattoria”  (800 m. slm) Via per le Alpi 13 – Loc. Alpe Piotti – Canzo (CO) tel. 031.682770cell. 339.5088449. Giorno di chiusura: lunedì. Sito internet: https://fattoria3alpe.wordpress.com/

Centri visita ed informazioni

CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DI PRIM’ALPE

Il Centro di educazione ambientale, ristrutturato da ERSAF e gestito da Legambiente, si trova a Prim’Alpe a 720 m. slm ed è raggiungibile a piedi da Fonti di Gajum in circa 30 minuti. Presso la struttura si svolgono nel corso dell’anno attività di Educazione Ambientale, progetti residenziali e soggiorni in autogestione.
Per informazioni: Prim’alpe cell. 366.4085004legambiente.primalpe@gmail.com

CENTRO VISITE DELLA RISERVA NATURALE SASSO MALASCARPA

Nella corte interna del Centro di Educazione Ambientale di Prim’Alpe (720 m slm) è presente un piccolo spazio museale, allestito su più livelli, che illustra al visitatore le principali peculiarità naturalistiche della Riserva. Sono presenti diverse sezioni, tra cui la raccolta di fossili e rocce della zona, un plastico in legno, la raccolta di tronchi per conoscere i tipi di legno delle specie forestali, diorama con la fauna della zona, un pannello touch-screen per ascoltare i canti degli uccelli e un piccolo spazio espositivo dedicato al Gambero di fiume.

Al primo piano sono stati allestiti nuovi spazi espositivi con una ricostruzione artistica e interattiva degli habitat presenti nella Riserva Naturale e nella ZSC (Zona Speciale di Conservazione) Sasso Malascarpa e ZPS (Zona di Protezione Speciale) Triangolo Lariano.

Per maggiori informazioni: www.parks.it/riserva.sasso.malascarpa/cen_dettaglio.php?id=489

SENTIERO GEOLOGICO “GIORGIO ACHERMANN

Il Sentiero Geologico percorre il fondovalle della Val Ravella da Gajum fino alla località di Terz’Alpe in poco più di un’ora di cammino. Grazie alla presenza di pannelli informativi, il visitatore può scoprire lungo il percorso numerose rocce, massi erratici, marmitte dei giganti, sorgenti petrificanti e tutte le peculiarità geologiche presenti nella zona. Di recente realizzazione è anche il nuovo sentiero “Geologico alto” dedicato in particolare alla geologia della Riserva Naturale Sasso Malascarpa.

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IL SENTIERO NATURALISTICO “DELLO SPACCASASSI

Percorso piuttosto impegnativo che consente di attraversare ambienti molto diversi: le rocce della Cresta di Cranno, con flora e fauna amanti del caldo; il belvedere del Sass de la Prea col suo grande masso erratico, il bosco artificiale di conifere e quello spontaneo di latifoglie della Foreste Regionale, la fauna del torrente. Il percorso richiede circa una mezza giornata di cammino.

PERCORSO DI ORIENTEERING

Un percorso permanente di Orienteering nella Foresta Corni di Canzo, realizzato per la promozione dello sport di Orientamento nelle Foreste di Lombardia. Per utilizzare il percorso è necessario avere la cartina realizzata appositamente per l’attività: la mappa è in distribuzione presso gli uffici ERSAF, presso il centro di Primalpe (Canzo) oppure scaricabile dal sito.

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SENTIERO BOTANICO DI PRIM’ALPE

Breve itinerario ad anello che consente di conoscere oltre 60 specie botaniche, quasi tutte spontanee delle Prealpi lombarde. Il percorso ha inizio dalla località di Prim’Alpe, nei pressi del Centro di Educazione Ambientale.

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IL SENTIERO DELLO SPIRITO DEL BOSCO

Lo Spirito del Bosco è un sentiero particolare e suggestivo nel quale “allenare” la propria sensibilità all’ascolto e all’osservazione. Durante il cammino, i personaggi nati dalla fantasia di abili scultori e intagliatori del legno ci accompagnano nel mondo straordinario dei boschi. Il percorso ha inizio dalla località di Prim’Alpe e termina a Terz’Alpe.

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IL SENTIERO DEI GIGANTI

Un piccolo sentiero di grande soddisfazione vicino a Terz’Alpe; consente di conoscere sei Giganti, castagni monumentali, alcuni in piedi altri caduti, testimonianza degli antichi castagneti della zona, come quelli del vicino Selvètt. Da Terz’Alpe tempo di percorrenza 15 minuti con un dislivello di 50m.

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Foresta Legnoli

7. Legnoli (BS)

Descrizione

Il territorio regionale della foresta regionale di Legnoli si estende per 347,55 Ha, nel Comune di Ono S. Pietro, tra i 1.000 m e i 2.100 m di quota su un versante con esposizione prevalentemente nord-nord-ovest. Il limite inferiore della foresta regionale è definito dall’alveo del Torrente Allione, mentre la dorsale che collega Monte Cuel, Cima Sfandita fino al Passo di Tanerle ne costituisce il confine superiore.

Dal punto di vista paesaggistico il territorio appare chiuso a fondovalle e tende ad aprirsi solo alle quote più elevate. I versanti sono rinverditi da boschi misti di latifoglie con gruppi di conifere che raggiungono i 1.400 metri, altitudine oltre la quale vegetano abbondanti macchie di ontano verde. Le aree a pascolo sono localizzate intorno all’alpe “Malga Jai”, a quota 1400 m, e all’alpe “Malga Cuel”, ormai da anni rudere, a quota 2000 m circa. La rete sentieristica è per lo più abbandonata, tranne nel tratto principale che collega “Forni di Loveno” con “Malga Jai”, ripristinato dal Consorzio Forestale Valle dell’Allione in convenzione con ERSAF.

Accesso

L’accesso principale è in località Forno di Loveno, lungo la Strada verde delle Orobie (SP 294 del Passo del Vivione). Si raggiunge sia dalla Val di Scalve, in territorio bergamasco, che dalla Valle Camonica, in territorio bresciano, seguendo la direzione per il Passo del Vivione (1.828 m).

Attenzione: la strada che risale dalla Val di Scalve ripercorre l’antica strada militare del 1917, tanto suggestiva e panoramica quanto tortuosa e stretta, da percorrere con prudenza. Inoltre, si rammenta che il Passo del Vivione d’inverno è chiuso.

Informazioni

ERSAF Breno – tel. 02.0364322341 – fax 02.67404.359
Consorzio Forestale Valle dell’Allione www.consorzioallione.it – Paisco Loveno – tel. 0364.636160

Itinerari

GIARDINO BOTANICO ALPINO “VIVIONE

Il Giardino, realizzato dal Consorzio Forestale Allione, ha sede a Paisco. Ospita nei suoi 900 mq. circa 250 specie caratteristiche delle Orobie orientali, suddivise in 15 settori corrispondenti ad altrettanti habitat, che partono dai fiori del fondovalle fino ad arrivare alla flora dei ghiaioni e delle vallette nivali.

Per ulteriori informazioni: www.consorzioallione.it

Rifugio escursionistico in Località Molini Informazioni: Dancelli Rosalia cell. 338.8489571

Agriturismo “Al Plas” Informazioni: localiotà “Loveno” di Degani Lucia – cell. 340.3681690

Rifugio Vivione al passo del Vivione – cell. 333.8984490www.rifugi.lombardia.it/bergamo/schilpario/rifugio-vivione.html

Alpeggi

Alpeggio “Covalo

Per informazioni sugli alpeggi di Lombardia: https://www.ersaf.lombardia.it/alpeggi-regionali/


Foresta Val di Scalve

6. Val di Scalve (BS)

Descrizione

La Foresta Regionale Val di Scalve si estende per 631 Ha, entro una quota altimetrica minima di 510 m e una massima di 1.822 m con esposizione prevalente Est e Nord-Est. Il confine inferiore della foresta corre lungo l’alveo del Fiume Dezzo, mentre quello superiore raggiunge ad ovest il crinale tra la Valle di Scalve e la conca della Presolana. Paesaggisticamente la valle è caratterizzata da versanti ripidi in roccia carbonatica, capace di dar vita a morfologie suggestive con avvallamenti, forre e falesie.

L’ambiente è di media montagna, rappresentato dai boschi misti di latifoglie e conifere nelle zone inferiori, con predominanza del faggio e dell’abete rosso al di sopra dei 1.100 m. Le aree a pascolo sono limitate alle dorsali più pianeggianti, in località “Padone” e “Croce di Vareno“.

La viabilità è molto varia ed estesa e si inserisce nella più ampia rete escursionistica del comprensorio della Presolana, lungo la quale nelle località “Salto degli sposi” e “Castello Orsetto” sono state realizzati dei punti sosta attrezzati. Degno di particolare valore è il percorso escursionistico che attraversa uno dei maggiori giacimenti fossiliferi carbonatici lombardi.

Accesso

La Foresta è raggiungibile da Colle di Vareno (BS) o dal Passo della Presolana (BG)

Informazioni

ERSAF Breno tel. 02.67404.341 – fax 02.67404.359
Comune di Angolo Terme (BS) tel. 0364.548012

IL SENTIERO DELL’ORSO

Percorso eco-didattico costituito da un marcato sentiero che si sviluppa ad anello attorno ad un poderoso torrione roccioso, attraversando alcuni degli ambienti più significativi della foresta. Pannelli posizionati nei punti più significativi potranno essere d’ausilio a tutte quelle persone che vorranno essere partecipi con gli altri esseri viventi di un cammino comune.

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IL SENTIERO DEL BOSCO INCANTATO

Itinerario ad anello in località Colle Vareno. Il sentiero è costellato da numerose sculture lignee, realizzate dagli artisti locali ispirati dalle vecchie leggende del territorio.

Luoghi di interesse naturalistico

IL SALTO DEGLI SPOSI

Una volta chiamato “Belvedere”, il Salto degli Sposi è un punto panoramico dal quale si possono ammirare le maestose e severe cime scalvine e camune, le baite incastonate tra i ripidi pascoli e, in fondo, la valle solcata dal torrente Dezzo. Luogo suggestivo, da sempre meta di turisti, anche per via della leggenda che narra di una giovane coppia di sposi che decise di immortalare per sempre la loro felicità gettandosi nel dirupo.

La Strada Verde delle Orobie, nel tratto da Angolo a Dezzo di Scalve è denominata “Via Mala” e rappresenta una situazione unica in Lombardia per conoscere una grande varietà di rocce e la complessità delle loro forme. La parte più caratteristica della strada è scavata nella roccia e corre fra gole profonde a picco sul torrente Dezzo. Attualmente si sta assistendo ad un rinnovato interesse per il recupero e la riqualificazione di questo importante luogo ad alta potenzialità turistico culturale.

Centri visita ed informazioni

CASA DELLA FORESTA

Punto informativo ERSAF – Località Orsetto – Angolo Terme (apertura estiva) Centro di educazione Ambientale di Angolo Terme – tel. 0364.531674.

ALPEGGI

Padone e Glisuner

Per maggiori info sugli alpeggi regionali: https://www.ersaf.lombardia.it/alpeggi-regionali/

Agriturismi

AGRITURISMO CONTI CARLA

Roccolo” di Conti Carla – 25040 Angolo Terme (BS) – via 1 Bortolotti, 70 tel. 0364.548125 – ristorazione, agriturismo equestre e agricampeggio.


Foresta Anfo-Val Caffaro

5. Anfo-Val Caffaro (BS)

Descrizione

La Foresta Regionale Anfo-Val Caffaro, con i suoi 727 ha, si colloca nel settore orientale delle Prealpi Calcaree Lombarde a ponente del Lago d’Idro. Si distingue in due settori amministrativamente e idrologicamente distinti: il primo, più settentrionale è posto in Comune di Bagolino nel bacino del torrente Caffaro; il secondo settore ricade in Comune di Anfo nel bacino del Re di Anfo. La quota più bassa è a 455 m, la più alta a 1.770 m slm.

Il paesaggio è caratterizzato da versanti ripidi, a volte scoscesi, con notevoli affioramenti rocciosi a dar vita a morfologie dolomitiche con falesie e pinnacoli. La vegetazione, dalle altitudini più basse verso quelle più elevate, vede la presenza di orniello e carpino nero nelle stazioni più calde, faggio con acero e frassino nelle zone più fresche, pino silvestre, pino mugo, abete rosso, larice e altre conifere impiegate nei rimboschimenti. Nella foresta vivono popolamenti di cervo, capriolo e camoscio; mentre l’avifauna nobile annovera il gallo forcello e il gallo cedrone.

Accesso

In auto – da Brescia SS 237 Valle Sabbia poi Val Caffaro fino al comune di Bagolino. Da Anfo fino al Rifugio Baremone. Dalla Val Camonica, da Breno-Passo di Crocedomini-Bagolino.

Informazioni

ERSAF – Gargnano – tel. 02.67404473 – fax 02.67404499

Itinerari

SENTIERO DELLA GRANDE GUERRA

Sentiero della Grande Guerra con partenza da Corna Pagana, cima che sovrasta il comune di Bagolino e splendido punto panoramico sul paese e sulla valle del Caffaro. Lungo il crinale si trovano diverse postazioni militari utilizzate, a suo tempo, per il controllo della valle sottostante.

Luoghi di interesse storico-culturale

FORTE DI CIMA ORA

Il forte è risalente alla Prima Guerra Mondiale. Le sue rovine sono situate a 1.539 m di quota nel comune di Anfo.
Per maggiori informazioni sui percorsi della zona: www.traccegrandeguerra.eu

Luoghi di interesse naturalistico

OASI FAUNISTICA DI BAREMONE

Area naturale protetta per la conservazione di habitat di particolare interesse faunistico e naturalistico in Provincia di Brescia.

Centri visita ed informazioni

CASA DEL PARCO

Casa del Parco presso la Cascina Demaniale “Levras” in Comune di Bagolino (BS).
Per ospitalità e informazioni: Società Cooperativa Agricola Agroforestale di Valle Sabbia – Tel. 0365.903170


Foresta Alpe Vaia

4. Alpe Vaia (BS)

Descrizione

La Foresta Regionale Alpe Vaia, nel Comune di Bagolino (BS), si estende per 739,77 Ha in un suggestivo ambiente di media e alta montagna, tra la quota di 1.150 m e la quota di 2.250 m slm. I pascoli rappresentano la parte più significativa dell’intera proprietà demaniale a costituire l’alpeggio “Alpe Vaia”, all’interno del quale la presenza di numerosi fabbricati d’alpe, alcuni dei quali ristrutturati e gestiti in convenzione con alpeggiatori, ed una cooperativa di educazione ambientale permette lo svolgimento di attività produttive e ricreative. I boschi, dalle quote più basse alle quote più elevate, sono rappresentati dall’abete rosso, dall’abete bianco e dal faggio, a cui si accompagna, salendo di quota, il larice, presente fino al limite delle aree pascolive.

Grazie alla strada sterrata di collegamento tra la malga Vaia di Fondo e la SS 342 in località “Grapa di Vaia“, al sentiero C.A.I. che collega Vaia di Fondo con il Comune di Bagolino e ad una rete di sentieri utilizzati per il transito del bestiame in alpeggio, l’area regionale si presta a numerose escursioni montane. Tra le ricchezze naturalistiche spiccano il laghetto di Vaia e la sorgente sulfurea.

Accesso

In auto da Brescia – lungo la SS 345 della Val Trompia fino a San Colombano di Collio, il Passo del Maniva e da lì seguire le indicazioni per il Passo Crocedomini. La strada è asfaltata fino alla località Dosso dei Galli, quindi è sterrata. Dopo circa due chilometri dal termine dell’asfalto, in corrispondenza di un tornante, si entra a destra verso uno spiazzo dove si parcheggia, nei pressi dell’edicola sacra denominata “Grapa di Vaia”.

Informazioni

ERSAF Breno (BS) – tel. 0364.322341
Comunità Montana Val Trompia – tel. 030.8912493tel. 030.8912237www.cm.valletrompia.it
Pro Loco Bagolino – tel. 0365.99904 – www.bagolinoinfo.it
Comune di Bagolino – tel. 0364.904011
Biblioteca di Bagolino – tel. 0365.99558

Alpeggi

ALPEGGIO ALPE VAIA

L’Alpe Vaia è inserita nell’omonima Foresta Regionale, in Comune di Bagolino. Si tratta di un caratteristico alpeggio di montagna con pascoli circondati da foreste nella parte bassa (1.500 m). La parte alta (2.200 m) è caratterizzata da praterie alpine all’interno di un’ampia conca glaciale nel bacino del torrente Vaia (destra orografica della Val Caffaro) con ontaneti sui versanti, formazioni sparse di rododendri e presenze sporadiche di abeti e larici. Foreste di abete rosso, abete bianco e faggio nelle basse quote. La conca è resa suggestiva dalla presenza di un laghetto. L’alpeggio conta sei fabbricati; a Vaia di Mezzo (1.851 m) è attiva una foresteria-ristoro.

Guarda il video: www.youtube.com/watch?v=W7h5GWYvHuI

Per maggiori informazioni: https://www.ersaf.lombardia.it/alpeggi-regionali/

Agriturismi

FORESTERIA E FABBRICATO DI VAIA DI CIMA

Struttura destinata alla attività agrituristica, offre possibilità di ristorazione e pernottamento per gruppi e famiglie (8 posti letto)
Gestore: Az. Agr. “Malga di Piano” di Ester Paterlini tel. 030.927420.
Come arrivare: dalla strada per la Valle Trompia, seguire le indicazioni per il passo Maniva e proseguire per Crocedomini. Troverete poi le indicazioni dell’agriturismo che si raggiunge con una passeggiata di circa 2 km a piedi. Dalla strada per la Valle Camonica, arrivare a Crocedomini e proseguire per il passo Maniva.

Luoghi di interesse storico-culturale

LA CAPPELLETTA DI CRAPA DI VAIA

La cappelletta è di origine assai remota. Oltre ad un singolare dipinto in cui sono raffigurati i Santi Fermo e Rocco, è tutt’ora conservato un teschio che si dice appartenga ad un malghese omicida. Massi di arenaria rossastra riportano incise date e nomi di persone che a vario titolo hanno frequentato questo luogo.

MULATTIERE MILITARI

Mulattiere militari di notevole valore paesaggistico, risalenti alla Grande Guerra, che consentono di raggiungere con facilità le cime circostanti da dove si possono godere spettacolari panorami.

Luoghi di interesse naturalistico

Prati di Vaia, sorgente dell’acqua sulfurea, laghetto di Vaia, Grapa di Vaia.


Foresta Val Grigna

3. Val Grigna (BS)

Descrizione

Il territorio della Foresta Regionale Val Grigna si estende per 2.847,50 Ha, nei Comuni di Berzo Inferiore, Bienno, Bovegno, Esine, Gianico, tra la quota minima di 1.000 m e quella massima di 2.207 m del Monte Crestoso. Il paesaggio è tipicamente di media e alta montagna con versanti boscati costituiti in prevalenza da abete rosso e larice, alternati da ampie radure a pascolo. Gran parte della Foresta ricade in Valle Camonica, ma un’ampia porzione di pascoli rivolti a sud si trova al di là dello spartiacque, in Valle Trompia.

Nella Foresta sono presenti decine di piccole strutture, tutte originariamente legate al soggiorno in quota degli alpeggiatori e del bestiame. Con il tempo molte di esse sono state ristrutturate per poter continuare a svolgere la loro funzione mentre altre hanno assunto il nuovo ruolo di bivacco, rifugio, agriturismo, centro di educazione ambientale, museo etnografico. Alcune strade forestali danno accesso alla Foresta e alle malghe ma i collegamenti interni sono per lo più pedonali, attraverso antichi sentieri che oggi rivestono anche un notevole interesse escursionistico. A questo proposito l’area è attraversata anche da sentieri di lunga percorrenza: il sentiero denominato Tre Valli Bresciane e la Via dei Silter, tracciato che collega gli alpeggi della cosiddetta “Area Vasta Vagrigna” in un affascinante lungo trekking.

Nelle Foreste regionali è bandita la caccia e l’avvistamento di cervi, camosci, galli forcelli è probabile per chi abbia buona vista o… un pizzico di fortuna.

Accesso

Gli accessi principali alla Foresta sono tre:
– da Plan di Montecampione si prosegue a piedi attraverso la Stanga di Bassinale alla volta del Rifugio “Elena Tironi” a Rosello;
– dalla S.S. 345 delle Tre Valli, in località Monte Dasdana, in direzione del Passo Sette Crocette;
– da Bienno con fuoristrada tramite la strada forestale che conduce a Malga Agrituristica “Campolungo”.


Informazioni

ERSAF Breno (BS) tel: 0364.322341

LE MINIERE

Nella Foresta Val Grigna la presenza di minerali di ferro e di rame comportò sin dall’Età del Ferro un’azione incisiva sull’ambiente naturale, legata particolarmente alla attività estrattiva. Risale infatti ad un periodo compreso tra l’800 ed il 400 a.C. l’utilizzo della miniera di rame di Campolungo, assai interessante per le modalità di coltivazione.

Nella miniera di “Piazzalunga”, situata sulle pendici nord-orientali del Dosso Acuto, sono stati invece identificati sedici scavi, di cui due in galleria. Poco più in basso, all’imbocco della Val Gabbia e nei pressi del cosiddetto “Ponte di Berto”, è situato un complesso siderurgico che risale almeno all’epoca tardo romana (V-VI sec. d.C.) e la cui attività si è protratta nei secoli sino all’età moderna. Di interesse storico anche il “ponte di pietra”, che risale al periodo romanico.

LA VIA DEI SILTER

Il lungo itinerario escursionistico realizzato nell’ambito dell’Accordo di Programma Area Vasta Valgrigna, si snoda in un contesto di media montagna di notevole bellezza, a cavallo tra la bassa Valle Camonica e l’alta Valle Trompia. La “Via dei Silter” è nata per valorizzare e promuovere la conoscenza degli alpeggi, mettendo in rete le numerose malghe presenti sul territorio. Essa richiama nel suo nome il passo lento e attento del camminatore, mentre nel dialetto di questa porzione della Valle Camonica “silter” è la cantina di stagionatura dei formaggi di cui alcune stazioni d’alpe erano dotate, che da esso prendevano il nome (Silter di ….). L’intero tracciato ad anello richiede più di una settimana di percorrenza, su sentieri di facile accessibilità, oppure si possono effettuare le singole tappe per escursioni più brevi.

Dislivello: dai 60 ai 770 m. di dislivello giornalieri.

Per informazioni: la guida del percorso “La Via dei Silter- camminare nello spazio, respirare nel tempo” è disponibile in formato cartaceo presso l’Ufficio ERSAF di Breno oppure scaricabile in formato Pdf al fondo della pagina.

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Alpeggi

ALPEGGI NELLA FORESTA VAL GRIGNA

Stabil Fiorito – Stabil Fiorito e Poffe di Stabil Solato – Cigoleto – Rosellino Roselletto Val di Frà – Rosello – Faisecco – Valle dell’Orso – Campolungo – Val Gabbia – Scandolaro.

Per dettagli sugli alpeggi: https://www.ersaf.lombardia.it/alpeggi-regionali/

LA MALGA MUSEO SILTER DI GIANICO

La malga Silter di Gianico, non più utilizzata da decenni come stazione d’alpeggio, è stata oggetto di un accurato restauro conservativo e dal 2013 costituisce un piccolo Museo Etnografico dove i visitatori possono ripercorrere la storia del lavoro dell’alpeggio, nel reale contesto in cui si è sviluppata. Entrando si è avvolti dall’atmosfera ricreata con suppellettili originali e un sottofondo sonoro che restituisce l’essenza della millenaria attività.

Per visitare la struttura rivolgersi al rifugio “Elena Tironi“: tel. 0364.1916180cell. 348.5457053 – e-mail milenagiavazzi@hotmail.it.

ORO COLATO: IL SENTIERO DELLA TREMENTINA

Un comodo percorso che si snoda nella suggestiva conca di Rosello, tra pascoli e lariceti, alla scoperta di un’attività tradizionale, tuttora viva, che attraverso la paziente estrazione della trementina prodotta dai larici porta alla produzione artigianale delle antiche “Pezze saltuari di Valle Camonica”. Alcuni pannelli posti lungo il percorso illustrano le modalità esecutive del lavoro e le caratteristiche del prodotto. Le pezze medicamentose sono acquistabili presso il Rifugio “Elena Tironi“.

Punto di partenza: Loc. Corna dei Soldi (1.768 m)

Punto di arrivo: Malga Rosello (1.725 m) Km 2 circa

Tempo di percorrenza: ore 0,50 circa.


Foresta Gardesana Occidentale

2. Gardesana Occidentale (BS)

Descrizione

La Foresta Gardesana Occidentale, con i suoi 11.058 Ha circa, è la Foresta Regionale più ampia della Lombardia. Si trova ad ovest della porzione settentrionale del Lago di Garda nel settore più orientale delle Prealpi Lombarde. Buona parte della sua superficie ricade all’interno della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. La foresta è posta per la quasi totalità al di sopra dei 600m con quota minima a 400 m e quota massima a 1.976 m (Montete Caplone).

Il paesaggio è unico nel suo genere, da un lato con viste suggestive sul lago e dall’altro con viste sui versanti boscati o rocciosi delle valli interne. I boschi di latifoglie, di conifere e misti si caratterizzano per la presenza di pino nero, frassino, orniello, querce, faggio, pino silvestre, abete rosso e pino montano. Sulle rupi vegetano pregiati endemismi. Altrettanto la fauna montana è arricchita dalla presenza di camosci, stambecchi, numerosi cervi e caprioli. Nidificano l’aquila e il gallo forcello, nonché una variegata avifauna di alto valore naturalistico.

Nel 2002, a Tignale, è stato inaugurato il Centro Visitatori, centro di informazione, educazione e promozione del territorio, che offre all’escursionista la possibilità di conoscere un territorio ampio e diversificato da percorrere e attraversare grazie ad una fitta rete di sentieri capaci di inoltrarsi in una natura maestosa e a tratti ancora selvaggia. Oltre alle bellezze naturalistiche la Foresta Regionale offre numerose testimonianze storiche e culturali di un passato legato alle antiche attività montane (la Segheria, i fienili di Rest) e alle vicende militari che segnarono nei secoli l’area di confine tra l’Italia e l’Impero asburgico (trincee, cippi, dogane, caserme).

Accesso

Da Brescia lungo la SS 45 bis direzione Salò;
Da Riva del Garda lungo la SS 45 bis direzione Limone sul Garda;
Dalla Valle Sabbia lungo la SS 237 dal Comune di Vobarno lungo la Val Degagna;
Dal Comune di Capovalle salendo da Idro.

Informazioni

ERSAF Gargnano, Via Oliva 32, 25084 Gargnano (BS) – tel. 2.67404470 – fax 02.67404499

PUNTO ESPOSITIVO DELLO STALLONE DI PASSO SPINO

Situato nel Comune di Toscolano Maderno (BS), è uno dei più importanti centri di studio delle rotte migratorie dell’avifauna e dell’inanellamento in Italia (collegato alla Stazione di inanellamento di Passo Spino).

OSSERVATORIO AVIFAUNISTICO DI CIMA COMER

Situato nel Comune di Gargnano, l’osservatorio è utilizzato per il monitoraggio degli uccelli sulla rotta primaverile di migrazione benacense. La rotta è tra le più importanti dell’Italia continentale per il ritorno dei rapaci alle zone di nidificazione d’oltralpe.

PUNTO ESPOSITIVO LIFE NATURA

A Puria Nuova di Tignale (BS)

MUSEO DEL PARCO ALTO GARDA BRESCIANO

Il museo ospita la sintesi documentata e sorprendente dei numerosi motivi di interesse naturalistico e paesaggistico che caratterizzano il territorio del Garda e del suo entroterra. I moderni spazi espositivi del museo illustrano al visitatore tutti gli straordinari paesaggi che la successione degli eventi naturali e l’azione modellatrice dell’uomo hanno saputo plasmare in questo territorio, all’interno del quale la fascia rivierasca del lago con il suo clima e la sua vegetazione submediterranea dialoga continuamente con i boschi e le rocce dell’entroterra montano, che ospita invece specie vegetali e animali di tipo prealpino.

L’elemento principale del Museo è rappresentato da un’esposizione permanente, il cui percorso espositivo si integra con filmati in VHS e in DVD, pannelli illustrati, computer, immagini satellitari, collezioni naturalistiche e di attrezzi da lavoro, ricostruzioni di siti archeologici e di edifici rurali tipici.

Il museo è visitabile presso il Centro visitatori in loc. Prabione Comune di Tignale (BS)- tel. 0365.761048 www.parcoaltogarda.eu/index.php/museo-del-parco

OSPITALITA’ IN VALVESTINO

Le attività ricettive sono consultabili sul sito del Consorzio Forestale “Terra tra i Due Laghiwww.consorzioforestalevalvestino.com

ALPEGGIO VESTA DI CIMA
ALPEGGIO MALGA PRATO DELLA NOCE CON CAMPEI DE SIMA

LUOGHI DI INTERESSE NATURALISTICO

Area Wilderness Val di Vesta; Gruppo montuoso Tombea-Caplone; Osservatorio Ornitologico di Passo Spino Comune di Toscolano Maderno (BS); Sito di Importanza Comunitaria (SIC) Valvestino-Corno della Marogna.

Itinerari

PARCO AVVENTURA FLYING FROGS

Si tratta di un suggestivo percorso sospeso sopra il bosco e l’area umida dell’osservatorio, tra piattaforme, ponti tibetani, carrucole e passaggi mozzafiato da percorrere in sicurezza grazie alle imbragature ed assicura divertimento per grandi e piccini. Un modo alternativo per vivere la Natura attraverso diversi circuiti acrobatici che si sviluppano in altezza, con spettacolari passaggi sospesi tra gli alberi, realizzati mediante l’installazione di cavi in acciaio, piattaforme in legno e cordame.
Per informazioni: tel. 0365.73354tel. 0365.261642 – e-mail info@tignale.orgmuseoaltogarda@alice.it

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IL SENTIERO DEI CUEI – VAL DI CAMPIGLIO

Itinerario di interesse storico-etnografico che ripercorre antichi sentieri costellati di ripari naturali in roccia utilizzati in passato da contadini e pastori in particolare nei periodi della fienagione.

IL SENTIERO FORESTALE DELLA VALLE DI ARCHESANE

Itinerario tematico di interesse forestale che si snoda ad anello con partenza e ritorno al Palazzo di Archesane Pannelli esplicativi e allestimenti didattici posti lungo l’itinerario invitano alla conoscenza degli alberi, del bosco e delle attività tradizionali legate al bosco.

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IL SENTIERO DEI LODRONI

Itinerario tematico di interesse paesaggistico e naturalistico che collega l’osservatorio ornitologico di Passo Spino con il rifugio in località “Campiglio di Cima” nel cuore della Foresta Regionale affacciati sulla Valle di Archesane e il Monte Pizzocolo. Pannelli esplicativi lungo l’itinerario invitano alla lettura del territorio.

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SENTIERO DELLE TRACCE IN VAL NEGRINI

Itinerario tematico di interesse faunistico che si sviluppa in un ambiente selvaggio di grande suggestione.

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SEGHERIA DI VALVESTINO

La segheria è situata in località “Cola” (frazione di Turano in Comune di Valvestino) a circa 560 metri s.l.m. ed è stata recentemente restaurata da ERSAF.
Risale al 1913 ed in origine segava il legname per ricavarne tavole e travi mediante una sega a moto verticale di tipo “segheria veneziana”, il cui funzionamento si basava sul principio del mulino ad acqua. L’acqua proveniente dal torrente Toscolano veniva portata, tramite una canaletta in legno, a cadere sopra le pale della ruota idraulica verticale, la quale trasmetteva il suo movimento a un sistema biella-manovella.

FORTIFICAZIONI

A Passo Nota in Val Ceres, complesso di linee fortificate del fronte italiano della guerra 1915-1918.


Foresta Azzaredo-Casù

1. Foresta Azzaredo-Casù (BG)

Descrizione

Il territorio della Foresta Regionale Azzaredo-Casù è costituito in prevalenza da un grande pascolo, si estende per 114 Ha nel Comune di Mezzoldo e ricade sul versante Sud-Ovest del Monte Azzaredo (2.118 m) ed il versante Sud del Monte Tartano (2.289 m), lungo i versanti bergamaschi dello spartiacque Orobico. La morfologia del versante, nella parte boscata, è uniforme con boschi a prevalenza di abete bianco e rosso, con sporadica presenza del faggio e di latifoglie minori e pioniere, per lo più in fase di colonizzazione del pascolo.

fabbricati regionali sono utilizzati per l’attività produttiva d’alpe (viene prodotto il formaggio D.O.P. “Bitto”) che a tutt’oggi corrisponde alla maggiore vocazione del territorio, a cui negli ultimi anni si sta affiancando anche il valore turistico, grazie al sentiero “101” denominato “Sentiero delle Orobie” che attraversa tutta la parte superiore del pascolo.

Tra le strutture presenti nella Foresta, il Rifugio Marco e Raimondo Balicco all’Azzaredo (1.963 m), inaugurato nel 2015, e il Bivacco Zamboni (1.995 m). Attualmente l’unico percorso stradale che consente di raggiungere la Foresta Regionale è la strada forestale che dalla località Rifugio Madonna delle Nevi attraversa in località “Prà del Muto” tutto il fondovalle.

Accesso

Dalla statale 470 della Valle Brembana prendere per San Pellegrino Terme, proseguire per Piazza Brembana continuare per Mezzoldo-Passo San Marco S.P.1, Attraversare Mezzoldo e continuare sulla sulla S.P.9; dopo circa 5 Km. Arrivo alla località “Madonna delle Nevi” (1.350 m). Da lì si prosegue per il Bivacco Zamboni.

Informazioni

ERSAF Curno tel. 035.6227380 – fax 035.6227399.

Il video dell’Alpe Azzaredo

Aree sosta e aree attrezzate

BIVACCO ZAMBONI

Il Bivacco Zamboni si trova nella FDR Azzaredo-Casù alla quota di 1.995 metri slm
Come arrivare: il bivacco è raggiungibile dalla località Madonna delle Nevi mt 1350, dopo un’escursione a piedi di circa un’ ora e mezzo su sentieri privi di difficoltà.

RIFUGIO MARCO E RAIMONDO BALICCO ALL’AZZAREDO

Il Rifugio è situato a 1.963 m slm.
Come arrivare: partenza da Fraz. “Madonna delle Nevi“, Mezzoldo (BG) oppure dal tornante n.9 (indicazione sentiero) in direzione del Passo San Marco.
Per informazioni: www.rifugiomarcobalicco.it
CAI Alta Valle Brembana tel. 0345.82244 – e-mail piazzabrembana@cai.it www.caialtavallebrembana.it
Dislivello: 600 m circa dalla frazione Madonna delle Nevi

Itinerari

LA VIA DEI BAREK

L’itinerario è caratterizzato dalla presenza dei caratteristici “bàrek“, antichi recinti per il bestiame, tuttora utilizzati per il pascolo turnato. Di particolare interesse storico-culturale sono le incisioni rupestri e le coppelle di origine antropica, di cui è ricco tutto il territorio circostante Mezzoldo e il Passo di San Marco. Il sentiero ha inizio dalla località “Madonna delle Nevi” e arriva fino al Bivacco Zamboni.
Dislivello: circa 600 m.

Luoghi di interesse storico-culturale

BAREK E COPPELLE

L’alta Valle Brembana ha conservato numerose testimonianze della presenza dell’uomo fin dall’antichità. Si possono osservare i “bàrek, recinti in pietra per il contenimento del bestiame, i “kàrek, mucchi di pietra realizzati per liberare i pascoli e i “kalecc’, ripari temporanei con una copertura mobile. Infine, nella roccia di queste zone (micascisto) che ben si adatta ad essere incisa, sono state ritrovate numerose coppelle, incavi emisferici dal probabile significato religioso-propiziatorio.

Alpeggi

ALPE AZZAREDO

L’alpe si colloca nel comune di Mezzoldo (BG), nella Foresta Regionale Azzaredo-Casù, compresa nel territorio del Parco delle Orobie Bergamasche e della Comunità Montana della Valle Brembana.

Per conoscere gli alpeggi regionali: https://www.ersaf.lombardia.it/alpeggi-regionali/