Al Rifugio Curò un incontro con gli studenti dell’Istituto agrario “Gaetano Cantoni” per parlare di biodiversità e Lombardia, con la partecipazione di Fabrizio Cappa di ERSAF

Arrivati a Valbondione, in alta Val Seriana, si prosegue a piedi lungo il sentiero 305: il dislivello è di mille metri, e un cammino di sette chilometri porta al Rifugio Curò, il secondo ad essere inaugurato dal CAI di Bergamo nel lontano 1886. E proprio il Curò ha ospitato, venerdì scorso, un incontro dedicato ad “Azioni concrete sulla biodiversità in Regione Lombardia”.

Per ERSAF ha partecipato Fabrizio Cappa – tecnico e naturalista – mentre la platea era formata dagli studenti del quarto anno dell’Istituto agrario “Gaetano Cantoni”di Treviglio.

Un excursus su una tematica cruciale come tutto ciò che si lega al tema della biodiversità: la sua tutela e salvaguardia, il concetto di “reti ecologiche” e i rischi legati all’attività umana, le attività di ripristino di habitat degradati e la presenza di specie aliene, e assieme un’indagine sul ruolo di ERSAF in molteplici ambiti del patrimonio naturale regionale. Con un focus sui progetti seguiti dal nostro ente all’interno delle politiche europee, e un approfondimento sul lupo nell’ambito del progetto LifeWolf Alps EU, nato con l’intento di migliorare la coesistenza tra grandi carnivori e attività umane.

Abbiamo un solo pianeta, e un patrimonio comune da proteggere attraverso percorsi di conoscenza e consapevolezza. “Lo stesso desiderio di conoscenza che hanno dimostrato questi ragazzi” – spiega Cappa – “sospesi tra visioni in parte superate del mondo che li circonda, e la difficoltà di filtrare le complessità ambientali del presente…” La domanda di base è in fondo sempre la stessa: “A che serve possedere una casa” – scriveva il filosofo americano Henry David Thoreau – “se non hai un pianeta decente dove metterla?