Ultimati gli interventi nell’area umida dell’alpe Tresero (SO), nell’ambito del “Progetto ERSAF per la Biodiversità in Lombardia”. Nei prossimi giorni la conclusione di tutti i lavori.

I lavori sono iniziati lo scorso 16 agosto nell’area umida presso l’alpe Tresero ai piedi dell’omonimo pizzo – su di un dosso posto a spartiacque tra la val di Gavia e la valle dei Forni, nel Comune di Valfurva (SO) ad una quota di circa 2100 m – ed è una zona classificata come tipico habitat delle aree umide alpine di quota.

Un’area che necessitava di un intervento poiché in avanzato stato evolutivo di interramento con presenza di carici (Carex fusca) e di altre erbe più caratteristiche del tipico habitat di prateria alpina: è qui che sono intervenuti quattro operai di ERSAF operando con un miniescavatore, un piccolo trattore e una motocarriola, su una superficie di circa 650 mq con una profondità media di scavo di 50 cm.

Due settimane di lavori che hanno permesso di ampliare il piccolo specchio d’acqua esistente fino a realizzare una serie di pozze su differenti livelli, collegate una all’altra (nelle foto, il prima e il dopo).

Queste, essendo poste in un avvallamento naturale, potranno mantenere un livello di acqua sufficiente alla riproduzione degli anfibi, oltre che fungere da abbeveratoio per la fauna sia selvatica che domestica, dato che l’alpe è tuttora pascolata da numerose pecore.

Il materiale di risulta è stato ricollocato nelle vicinanze e rinverdito, sia con il cotico erboso proveniente dallo scavo che attraverso la semina di specie idonee alle caratteristiche del terreno esistente.

Nei prossimi giorni si concluderanno tutti i lavori previsti tra cui quello nell’area di intervento presso il laghetto dei Forni, nell’omonima valle, nel comune di Santa Caterina Valfurva.