C’è tempo fino al 20 agosto per cambiare vita: il progetto è rivolto a cittadini italiani e stranieri che desiderano trasferire la propria residenza in un comune delle alpi orientali friulane, contribuendo in questo modo a salvaguardare e fare rinascere aree marginali del nostro paese. Sette sono i comuni coinvolti – Comeglians, Resia, Resiutta, Savogna, Stregna, Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra – mentre il 20 agosto è il termine ultimo per proporre la propria candidatura.
Il progetto vede in prima linea la Cooperativa Cramars, soggetto ideatore e attuatore, la Fondazione Friuli come finanziatore, Uncem Nazionale come partner e soprattutto i sette piccoli comuni coinvolti nell’attuazione.
Per essere parte del progetto bisogna andare sul sito www.vieniavivereinmontagna.it, scegliere un comune di interesse e compilare la domanda: a partire dal 27 agosto, quanti ritenuti idonei in seguito alla creazione di una graduatoria potranno soggiornare una notte nel luogo scelto, e saranno accolti dal sindaco o da ciceroni locali per conoscere il contesto e visitare le case disponibili in vendita o in affitto. È insomma in gioco lo sviluppo futuro del nostro paese, che un progetto come questo fonda non solo sul ripopolamento di zone marginali, ma sulla creazione di “rapporti di comunità” capaci di garantire valore aggiunto a una serie di progetti e possibilità. A partire dai canali aperti con aziende locali in cerca di lavoratori.
Nel caso in cui l’esperienza sia positiva, dopo essersi trasferiti i nuovi abitanti stipuleranno un accordo: in cambio dei servizi ricevuti, garantiranno di prestare un monte ore annuo di volontariato presso una delle associazioni partner del territorio stesso.
Al contempo resta possibile, per i rappresentanti di altre aree montane, candidarle a diventare “territorio accogliente” nei confronti di potenziali nuovi abitanti, attraverso la sezione “candida un territorio” sul sito vieniavivereinmontagna.it.
“Il progetto”, si legge nel portale dedicato, “è pensato per tutte quelle persone che ricercano uno stile di vita all’insegna della qualità, a stretto contatto con la natura, lontano dai grossi centri urbani e basato sull’appartenenza ad una piccola comunità accogliente. Le aree che partecipano al progetto possiedono infatti una comunità viva, disponibile, organizzata e soprattutto ospitale. Questi territori, e la comunità che li compone, si impegnano infatti ad accompagnare i nuovi abitanti nel processo di integrazione nella comunità locale con un percorso già stabilito ed in grado di creare delle relazioni stabili. Coloro che faranno richiesta per trasferirsi in una di queste aree, se selezionati, verranno affiancati da persone del luogo (ciceroni) che li aiuteranno a conoscere il territorio e le possibilità che offre: dal lavoro ai servizi, dal sistema scolastico a quello assistenziale, alla mobilità ed alla reperibilità di ogni altra informazione ritenuta utile e di interesse, per poter giungere alla decisione finale”.