L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi è intervenuto giovedì scorso al convegno di presentazione della prima “Giornata sul pastoralismo”, celebrata in Lombardia sabato 11 novembre. Disponibili sul nostro sito gli atti del convegno.
Pastoralismo, alpeggi e transumanza: sono stati i tre capisaldi attorno ai quali si è svolto, giovedì 9 novembre a Palazzo Pirelli, il convegno dedicato alla celebrazione della prima giornata del Pastoralismo Lombardo, che cadrà ogni anno l’11 novembre.
Un convegno a più voci organizzato da Regione Lombardia con la collaborazione di ERSAF – che ha visto la partecipazione di tecnici, studiosi e ricercatori – e ha evidenziato una serie di istanze connesse al Pastoralismo: partendo dal valore storico e sociale della professione dei pastori, indagando la relazione tra territorio, corridoi ecologici, vie della transumanza e riscoperta delle razze autoctone lombarde, e analizzando parallelamente le prospettive della professione e la filiera della lana, tra “storia, identità e visione futura”.
“L’obiettivo principale di questa iniziativa” – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi -“è stata quella di raccontare ai non addetti ai lavori un pezzo della nostra storia e del nostro presente. La pastorizia è un mestiere antico, nel quale lavoro e vita sono un tutt’uno. Un ‘sacrificio’ che ci dona prodotti tradizionali rari e di qualità ma che fa dei pastori anche i custodi del paesaggio e della biodiversità, oltre che espressioni di una cultura che nelle grandi città è ormai dimenticata”.
Non a caso, la giornata del pastoralismo è stata istituita con la legge regionale 14/2022, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare gli alpeggi, la pastorizia e la transumanza quali attività tradizionali, oltre che culturali, dei territori della Lombardia. “Oggi” – ha proseguito l’assessore Beduschi – “in Lombardia sono presenti circa 110.000 capi ovini, un patrimonio rimasto praticamente intatto rispetto a un secolo fa. Grazie alla pastorizia diversi territori non sono stati abbandonati dall’uomo, consentendo così di preservare il fragile equilibrio ambientale e idrogeologico delle nostre montagne, così come il paesaggio e la storia rurale della pianura”. Tra gli obiettivi della legge 14\2022, c’è anche quello di sostenere economicamente progetti in favore dei pastori e dei conduttori d’alpeggio che eseguono opere di manutenzione del territorio in accordo con gli enti locali competenti.
Nel 2023 sono stati attivati otto progetti relativi al triennio 23/25, con un contributo di 211.000 euro. La Regione, inoltre, promuove l’individuazione di percorsi di transumanza in accordo con gli enti locali, per garantire il libero passaggio delle mandrie e delle greggi e il pascolo in aree idonee. “Un aspetto su cui lavorare” – ricorda Beduschi – “è quello della valorizzazione della lana. Oggi la quasi totalità di quella delle pecore autoctone non ha uno sbocco economico e solo per la Lombardia parliamo di circa 150 tonnellate all’anno. Occorre trovare nuovi utilizzi per questa risorsa che soffre la concorrenza di lane estere e la mancanza di impianti per poter essere trattata”. “L’iniziativa di quest’anno” – ha concluso Alessandro Beduschi – “è solo la prima. A partire dal 2024 porteremo i pastori nelle città. Anche attraverso iniziative come convegni, mostre e installazioni, raccontando questo mondo e la sua importanza anche a chi non lo ha mai conosciuto”.
Qui i materiali del convegno.