Disponibile nel nostro sito il rapporto che fornisce un quadro esaustivo e sintetico delle attività di gestione e di monitoraggio svolte all’interno delle 20 foreste regionali gestite da ERSAF

Dal 2004, le foreste demaniali regionali sono state denominate “Foreste di Lombardia”: si tratta di 20 complessi distribuiti in 6 province lombarde (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova e Sondrio) che si estendono sul territorio di 39 Comuni, per una superficie complessiva di 23.337 ettari.

Numeri che racchiudono un’elevata ricchezza di biodiversità – passando dai 3.431 m s.l.m. del Monte Pioda, nella foresta Val Masino, ai 10 metri sul livello del mare dell’Isola Boschina sul fiume Po – rappresentata anche dalle 23 aree della Rete Natura 2000, con la presenza di 45 habitat comunitari e, solo per quanto riguarda il bosco, 73 tipologie forestali.

Nelle Foreste ricadono inoltre 6 Riserve Naturali e 3 Parchi Regionali: il 71% della superficie è coperta da boschi e il 10 % da pascoli che – uniti ad un altro 7 % di altre colture – costituiscono 36 alpeggi. Infine, all’interno delle foreste sono presenti circa 300 fabbricati contraddistinti dalle più diverse destinazioni d’uso, molti dei quali costituiscono emergenze storico\archeologiche.

E tutto questo senza dimenticare le fitte reti di sentieri e percorsi tematici e le 114 tra sorgenti d’acqua e derivazioni, di cui 29 captate da acquedotti comunali e 1 da una ditta di acque minerali. Un sistema complesso fotografato dal rapporto 2022 di “Foreste di Lombardia”, realizzato dalla U.O. Presidio alle Politiche Attive Forestali e Montane (dirigente Paolo Nastasio) redatto da Monica Guglini con la collaborazione di tecnici, funzionari e specialisti di ERSAF, e il contributo delle sedi territoriali di Breno, Curno, Gargnano, Canzo, Morbegno e San Giorgio Bigarello, che hanno fornito dati e segnalazioni.

Il rapporto – suddiviso in 21 paragrafi, suddiviso per temi – vuole essere uno strumento “per valutare quanto effettuato e quanto accaduto, i risultati ottenuti, le criticità, le opportunità, tutto questo al fine di scegliere e programmare nel miglior modo possibile le attività future”.

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