Tra tutte le colture complementari, un posto di primo piano è certamente occupato dal luppolo. Dal momento che la produzione e commercializzazione della birra artigianale in Lombardia, di cui il luppolo costituisce un ingrediente fondamentale, è in continua crescita, la coltivazione di varietà locali rappresenta un fattore essenziale per la produzione di birre artigianali di qualità e a filiera corta.

Ad oggi, la produzione di luppolo sul territorio italiano, seppur in fase di crescita positiva, è ancora molto limitata: la maggior parte dei luppoleti presenti, caratterizzati da appezzamenti ridotti e solitamente di natura sperimentale, riescono a stento a coprire il fabbisogno di un piccolo birrificio artigianale. Secondo i dati del CREA, nel 2023, sono stati censiti in Italia circa 89ha di superfici a luppolo. Il fabbisogno nazionale è soddisfatto per circa il 90% dall’importazione di varietà da altri Paesi europei, provenienti fondamentalmente nel nord Europa, dove la cultura della birra è maggiormente diffusa (Germania, Inghilterra, Repubblica Ceca, ecc.), in America e in Nuova Zelanda.

Sul territorio Lombardo, la coltivazione del luppolo si concentra in particolare nella provincia di Bergamo (per un totale di 2,08ha di SAU e 7 aziende), e Brescia (per un totale di 1,27ha di SAU e 0 aziende), ma risulta diffusa su tutta la regione. Le superfici investite a luppolo nel 2024 risultano pari a 6,3ha, con un totale di 32 aziende censite. I numeri, seppur ridotti, hanno subito un costante incremento negli ultimi dieci anni se si considera che nel 2014 risultavano sul territorio solamente 4 aziende su meno di 1ha totale di superficie.

 

LE ATTIVITA’ DI ERSAF A SUPPORTO DELLA FILIERA BRASSICOLA

Partendo dall’evidenza del trend positivo di crescita del luppolo sul territorio regionale, sia in termini di superfici che in termini di numero di aziende, e visto il crescente interesse verso il mercato delle birre artigianali, a partire dal 2018 ERSAF ha avviato un programma di azioni di supporto alla filiera brassicola.

In primo luogo è stato realizzato uno studio sulle potenzialità e criticità di sviluppo della filiera del luppolo, prodotto in collaborazione con Fondazione Fojanini e Provincia di Sondrio, che ha evidenziato le esigenze e le necessità di intervento. In seguito, a partire da questo lavoro, sono state realizzate specifiche attività finalizzate al rafforzamento di tale filiera, che hanno determinato lo sviluppo di una rete di produttori e birrifici sul territorio, l’attivazione di progetti sperimentali su aspetti specifici della coltura, l’organizzazione di attività di formazione/divulgazione in campo, l’approfondimento dell’attitudine pedoclimatica del territorio alla coltivazione di luppolo professionale, e la messa in luce, anche grazie al confronto e coinvolgimento con esperti di filiera, dello stato dell’arte e degli scenari futuri. Di seguito sono descritte le attività realizzate fino ad oggi:

L’analisi del trend a la distribuzione di superfici e aziende sul territorio

A partire dai dati riportati sul portale regionale delle aziende agricole, annualmente vengono analizzati e descritti i dati riferiti alle superfici investite a luppolo e al numero di aziende sul territorio, unitamente alla loro distribuzione. Questo ha consentito nel tempo di individuare e coinvolgere in una rete di stakeholders i produttori e i birrifici che operano nel contesto regionale, al fine di favorire occasioni di scambio e confronto permanente. Per facilitare l’interazione, sono stati organizzati diversi eventi in aula e/o in campo ed è stata attivata una chat per ottimizzare le comunicazioni.

Il campo varietale sperimentale di Piuro (SO)

Nell’ambito di una convenzione (2019-2023) con fondazione Fojanini e Provincia di sondrio è stato realizzato, nel 2019, un campo varietale sperimentale, presso un appezzamento sito a Prosto di Piuro – Valchiavenna (So), messo a disposizione dalla Associazione fondiaria (Assfopiù) e dal Comune di Piuro, a partire da un riordino fondiario di un’area agricola ad altitudine 420-450m, con esposizione sud. In questa occasione sono state messe a dimora 164 piante di 7 varietà (Centennial, Brewer’s gold, Late cluster, Chinook, Vanguard, Density, Cascade) su un terreno terrazzato, per un’estensione di circa 1000 mq. L’impianto è costituito da pali a 3 m di altezza, con una distanza di circa 1m sulla fila e tra i 1,5 e i 4 m tra le file, a causa della conformazione irregolare del terreno.

Nel mese di settembre 2020, con il secondo raccolto, il luppolo prodotto dalle diverse varietà è stato utilizzato per fare delle prove sperimentali di aromatizzazione nella produzione di diverse tipologie di birre. Annualmente, il campo varietale viene monitorato dai tecnici di ERSAF e FOJANINI al fine di raccogliere dati agronomici a indicazione delle potenzialità di sviluppo delle diverse varietà sul territorio. Inoltre, vengono realizzate analisi della produzione al fine di rilevarne il profilo aromatico (α-acidi e β-acidi).

 

I campi sperimentali per la valutazione del terroir sul territorio regionale

Nell’ambito di una duplice collaborazione (2021-2022 / 2023-2025) tra ERSAF e l’Università degli Studi di Parma è stato avviato un progetto sperimentale finalizzato a valutare l’influenza del terroir su quattro varietà di luppolo e sulla birrificazione. Il programma ha previsto, nell’ambito del primo accordo di collaborazione, la costituzione a febbraio del 2021 di nove impianti di luppolo nel territorio lombardo, in aziende caratterizzate da diverse caratteristiche pedo-climatiche e ambientali, in cui sperimentare quattro varietà di (Eroica, Crystal, Galena, Yeoman). I campi sono caratterizzati da pali con altezza di 3,5m fuori terra, distanza di 1m sulla fila e 3m tra le file e ognuno di essi è costituito da quattro file di piante, ognuna composta da 40 piante per varietà. Presso i campi sperimentali sono state realizzate campagne di monitoraggio finalizzate a raccogliere dati agronomici e fenologici e annualmente sono state realizzate analisi chimiche sulla produzione (acidi amari, contenuto in olio, profilo aromatico).

Il secondo accordo di collaborazione si è dedicato specificatamente a quatto dei luppoleti sperimentali sopra riportati, e ha approfondito anche gli aspetti climatici, mettendoli in relazione con lo sviluppo colturale per determinare la cinetica di accrescimento delle varietà in contesti pedoclimatici molto differenti tra loro.

I webinar di formazione sul luppolo

Nel 2020 sono stati realizzati 4 webinar formativi, con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Parma, finalizzati ad illustrare diversi aspetti della coltura del luppolo tra cui la botanica, le varietà in commercio, le tecniche di propagazione, le esigenze pedoclimatiche, la gestione in campo e in post raccolta. Gli incontri hanno visto la partecipazione di diversi agricoltori, tecnici, birrifici e interessati alla filiera sul territorio regionale.

Di seguito è possibile rivedere la registrazione dei quattro incontri:

1 lezione // 2 lezione // 3 lezione // 4 lezione

La caratterizzazione pedologica dei siti sperimentali

Presso tutti i luppoleti appartenenti alla rete sperimentale, al fine di approfondire le caratteristiche locali del terreno, è stata realizzata una caratterizzazione speditiva dei suoli mediante trivellate alla profondità di 0-40cm. In alcuni di questi sono inoltre stati realizzati profili di suolo, mediante descrizione ed analisi degli orizzonti funzionali, al fine di descrivere e documentare l’influenza delle caratteristiche pedologiche sul terroir locale delle aree considerate e a scopo divulgativo e dimostrativo.

Giornate in campo su tematiche di interesse

ERSAF ha organizzato diverse giornate tecniche sul campo, coinvolgendo tutti gli stakeholders aderenti alla rete, finalizzate ad approfondire tematiche specifiche di interesse per la filiera. In particolare sono state affrontate la gestione del post raccolta, l’importanza della meccanizzazione in tutte le fasi di coltivazione e conservazione del luppolo, e le tecniche di essiccazione. Gli eventi sono stati realizzati presso luppolicoltori/birrifici che operano sul territorio regionale.

Lo studio sull’attitudine pedoclimatica

ERSAF, in collaborazione con la società TIMESIS srl e con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Parma, ha avviato uno studio sulla vocazionalità pedoclimatica del territorio regionale alla coltivazione di luppolo professionale. Tale approfondimento, ha preso in esame alcuni parametri climatici, topografici, pedologici e associati alla fertilità del suolo in grado di influenzare lo sviluppo della coltura, e ha assegnato diverse classi di attitudine (da suoli molto adatti a suoli permanentemente non adatti) a diversi range di valori associati a tali parametri.

16.11.2022 Convegno “Il luppolo e la filiera brassicola”

L’evento si è proposto di illustrare le iniziative che sono state avviate da ERSAF a supporto della filiera negli ultimi anni. Le attività sviluppate hanno previsto numerosi momenti formativi, l’avvio di due progetti sperimentali sull’adattabilità di diverse varietà di luppolo in Lombardia e la messa in rete dei diversi attori che lavorano sul territorio, al fine di agevolare lo scambio di conoscenze e di servizi, accelerando e favorendo lo sviluppo della filiera. L’evento è stato un’occasione di scambio e di confronto che, prendendo spunto dalle iniziative realizzate fino ad ora, ha coinvolto i vari livelli degli attori, dalle aziende agricole, ai tecnici e associazioni di categoria, alle istituzioni, mettendo in luce necessità, problematiche, interesse e prospettiva di questa filiera sul territorio Lombardo.

Di seguito è possibile consultare le presentazioni illustrate durante la giornata

1 – Biino ERSAF – Le azioni a supporto della filiera brassicola

2 – Bongianni_Iacomella ASSFOPIU_COM PIURO – Il campo vetrina ERSAF a Piuro (SO)

3 – Ganino UNIPR – Il terroir del luppolo

4 – Rodolfi UNIPR – Il luppolo in Lombardia: risultati preliminari

 

16.10.2024 Convegno “Il terroir del luppolo in Lombardia – Risultati del progetto e sviluppi futuri”

A seguito del primo convegno, organizzato nel 2022 con l’obiettivo di presentare le attività avviate da ERSAF a supporto della filiera brassicola, e il progetto dei campi sperimentali in realizzazione con il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Parma, un secondo convegno dedicato a “Il terroir del luppolo in Lombardia” si è tenuto in data 16 ottobre 2024 a palazzo Pirelli. L’obiettivo è stato quello di discutere i risultati delle progettualità realizzate, tra cui l’approfondimento sull’attitudine pedoclimatica del territorio lombardo alla coltivazione professionale di luppolo e la sua relazione con il terroir. L’evento ha ospitato relatori di ERSAF, TIMESIS Srl, CREA-OFA e Università degli Studi di Parma e Milano e ha rappresentato inoltre un’occasione di approfondimento sul panorama brassicolo in Lombardia e in Italia e sugli scenari futuri, grazie al coinvolgimento di referenti di filiera presso Regione Lombardia, le associazioni di categoria, gli enti di ricerca, i consorzi, gli ordini professionali e i produttori di luppolo.

Di seguito è possibile consultare le presentazioni illustrate durante la giornata

1 – Biino_Tagliaferri ERSAF – Il modello ERSAF per lo sviluppo della filiera brassicola

2 – Arpano UNIMI – Caratterizzazione dei siti sperimentali

3 – Rodolfi UNIPR – Valutazioni chimiche e profilo aromatico

4 – Tonelli ERSAF – Attitudine climatica

5 – Macario_Sale TIMESIS_ERSAF – Attitudine pedologica

6 – Ganino UNIPR – Relazione tra attitudine e terroir

7 – Carbone CREA-OFA – Prospettive della coltura e progetti di ricerca in corso

8 – Vitali RL – Possibilità di sostegno alla filiera