Smart Mountains: una nuova storia di resilienza?
Tante le esperienze discusse al webinar di Euromontana
Si è tenuto il 1° ottobre il primo webinar di Euromontana sul tema delle Smart Mountains, un’occasione per discutere delle buone pratiche e delle esperienze di resilienza in montagna durante l’emergenza COVID-19. Co-organizzato con alcuni membri italiani di Euromontana, tra cui ERSAF, CIA Agricoltori Italiani, EURAC e Città Metropolitana di Torino, il webinar ha dato la parola a vari stakeholder dai territori montani, da ricercatori a rappresentanti politici.
"L'organizzazione di questa serie di webinar è un modo per adattarsi agli attuali vincoli sanitari in preparazione della XII° European Mountain Convention (EMC) nel 2021, raccogliendo feedback ed esperienze interessanti dalle persone di montagna”. L’EMC si terrà nel settembre 2021 per tre giorni nel Parco Naturale e Riserva della Biosfera della Sila in Calabria, come spiegato da Mario Grillo della CIA Agricoltori Italiani, il quale ha invitato tutti a partecipare a questo importante evento per contribuire a tracciare la strada verso un futuro più “smart” per le aree di montagna.
Esperienze di resilienza dalle comunità di montagna
Gianluca Lentini, ricercatore di Poliedra - Politecnico di Milano, ha illustrato l'importanza del concetto di “Smart Village” per le aree di montagna per aumentarne connettività e attrattività, fornendo un migliore accesso alle infrastrutture e ai servizi digitali, soprattutto per i giovani. Per G. Lentini, la crisi COVID-19 è stata un'opportunità per le comunità montane di mostrare quanto possano essere innovative e creative. Ha raccontato come durante il lockdown, ad esempio, nel Comune di Campo Ligure, in Italia, un piccolo museo della filigrana è stato trasferito completamente online con la collaborazione delle scuole locali, promuovendo l'artigianato e la tradizione legata alla tecnica della filigrana, e consentendo allo stesso tempo il proseguo delle attività educative.
Ulteriori esempi possono essere tratti dall’iniziativa “Coping COVID Strategies” del progetto Alpine Space Smart Villages.
Mantenere vive le zone di montagna significa anche sostenere gli agricoltori locali, come testimoniato da Adele Ravasio del Consorzio Valtaleggio Stachìtunt. Negli ultimi mesi, il consorzio ha sviluppato l'attività di e-commerce con il supporto della sua rete locale, comprese le organizzazioni e gli enti pubblici. Per facilitare la vendita del formaggio Stachìtunt sono state organizzate vendite online. Inoltre, per utilizzare l'eccesso di latte in commercio, il consorzio ha avviato la produzione di un nuovo formaggio a bassa stagionatura, che si conserva più a lungo.
L'utilizzo di strumenti digitali per la commercializzazione degli alimenti è stato sperimentato anche da Devis Bonanni, stabilitosi in Carnia come agricoltore di montagna nel 2003. L'accesso all'approvvigionamento alimentare è diventato più difficile a durante l’emergenza COVID-19 per le comunità che vivono in aree remote. Da marzo 2020, D.Bonanni ha sostenuto il concetto di resilienza alimentare commercializzando il suo surplus alimentare, organizzando la consegna dei prodotti tramite social, e creando una rete di sostegno all'autoproduzione alimentare da parte degli altri abitanti della zona (es. condivisione di informazioni, macchinari).
L'approvvigionamento locale di cibo ma anche l'accesso ai servizi è stato anche il messaggio chiave di Mauro Carena, sindaco di Moncenisio, un paese di 40 abitanti all'interno della Città Metropolitana di Torino. “Le zone di montagna devono essere vivaci e non devono diventare musei o giganteschi parchi giochi” ha espresso M. Carena durante il webinar, aggiungendo “quindi abbiamo bisogno di servizi come negozi e alimentari per la nostra popolazione”. Dopo l'epidemia di COVID-19, il sindaco ha aiutato il bar-ristorante-drogheria del villaggio ad adattarsi al lockdown, rimanendo aperti per la vendita di prodotti di base e organizzando consegne a domicilio per la fascia più fragile della popolazione.
Questa capacità di essere flessibili e di adattarsi alle difficili circostanze è stata sottolineata da Enrico Camanni, giornalista e moderatore dei dibattiti, ricordando però che perderemo "la nostra capacità di reazione se distruggiamo il nostro ambiente".
Un mix di strumenti di governance per montagne più intelligenti
Anche Herbert Dorfmann, membro della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, è stato invitato a condividere la sua visione per montagne più intelligenti. L'europarlamentare ha sottolineato l'esistenza di diverse esperienze nelle aree montane europee, con alcune regioni altamente produttive e che offrono una buona qualità della vita e altre come aree emarginate. Queste differenze richiedono, per l'eurodeputato Dorfmann, un mix intelligente di politiche che uniscano i livelli europeo, nazionale, regionale e locale per rispondere meglio alle esigenze di ciascuna area montana.
Il signor Dorfmann ha anche messo in guardia contro una visione bucolica della montagna, a volte vista solo come un luogo in cui coltivare e in cui viaggiare. “La qualità della vita è fondamentale” ha affermato, spiegando che “l'agricoltura è fondamentale, ma la montagna va oltre, servono anche turismo, artigianato, servizi e industria. La gente ama le zone di montagna, ma se ne va perché non c'è l'asilo, le infrastrutture, i servizi che permettano a una giovane famiglia di vivere con dignità”. L'agricoltura è ovviamente un settore chiave nelle zone di montagna e il secondo pilastro della PAC, attualmente in discussione al Parlamento europeo, è una politica importante per il suo sviluppo. "Mi rifiuto di accettare che la qualità della vita nelle regioni di montagna sia inferiore a quella delle aree urbane", ha ribadito, richiedendo politiche che possano aumentare la qualità della vita delle comunità montane e accogliendo con favore il concetto di Villaggi intelligenti come strumento di sviluppo territoriale che deve essere integrato nel secondo pilastro della PAC.
Per non lasciare indietro nessuno, l'eurodeputato ha anche chiesto collegamenti più intelligenti con le aree urbane e ha esortato le città a riflettere sui loro collegamenti con i territori circostanti, come hanno fatto ad esempio le autorità politiche di Monaco di Baviera, che hanno investito fuori città per mantenere attraente l'area prealpina, nonostante i vincoli naturali esistenti.
Questo primo webinar sul tema Smart Mountains è stata un'opportunità per affrontare sfide note da tempo, rese urgenti con la crisi del coronavirus, come l'accesso alla banda larga, ai servizi e ai beni di base. Le esperienze raccontate hanno dimostrato che le montagne sono innovative e attraenti, ma che sono necessari sforzi per mantenere una buona qualità di vita per le comunità montane. Le nuove opportunità che si presentano, come il telelavoro, potrebbero ad esempio essere integrate in strategie per lo sviluppo di aree più attraenti, soprattutto per i giovani. Ora la sfida è di trasformare in realtà i desideri che abbiamo per il futuro delle nostre montagne.
Per saperne di più visita il sito di Euromontana
Ultimo aggiornamento: 20 ott 2020