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L'Osservatorio Ornitologico Regionale a Passo di Spino su Geo&Geo

Il Rifugio “Giorgio Pirlo” a Passo di Spino (BS), all’interno della Foresta Regionale Gardesana Occidentale, e l’Osservatorio Ornitologico Regionale in esso ospitato sono stati tra i protagonisti dell’ultima puntata di Geo&Geo: trasmissione di approfondimento naturalistico andata in onda questo mercoledì 10 maggio su Rai 3 in prima serata.

Un approfondito servizio in chiusura alla puntata ha raccontato la storia e la funzione della struttura, raggiungibile a piedi da Toscolano Maderno con una lunga ma piacevole passeggiata dalle rive del Benaco (antico nome del Lago di Garda) sino alla più vasta foresta lombarda, che dai 600 ai 2.000 metri di quota si estende su una superficie di ben 11.000 ettari.

Fondato dal chirurgo Antonio Duse, direttore dell'Ospedale di Salò ed amico personale di Gabriele d'Annunzio, l’osservatorio che oggi porta il suo nome si trova a 1.200 metri di quota e rappresenta uno tra i più rinomati centri ornitologici europei: vero e proprio fiore all’occhiello dell’area e sede di ricerca, didattica, divulgazione ed educazione ambientale.

La conduzione dell’osservatorio è ora affidata ad ERSAF, che gestisce la struttura insieme ad ISPRA, con il coordinamento del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica nell'ambito del PTE - Piano per la Transizione Ecologica. Importante ricordare anche il contributo di Regione Lombardia, che finanzia e sostiene l'attività di ricerca. Negli ultimi 22 anni sono stati monitorati 80.000 uccelli appartenenti a 115 specie, catturati utilizzando la tecnica delle “reti nebbia” quindi inanellati e poi rilasciati.

Le reti, in funzione da agosto a novembre, sono invisibili agli uccelli e vengono tese un'ora prima dell'alba e richiuse un'ora dopo il tramonto. La loro leggerezza consente di catturare gli esemplari senza danni o traumi, permettendo al tempo stesso di rilevarne i parametri biometrici e fisiologici fondamentali per lo studio. Fu proprio il Professor Duse ad introdurre, nel 1929, la tecnica dell'inanellamento degli uccelli quale strumento di studio delle rotte migratorie.

La passata stagione di inanellamento, grazie alla competenza ed alla passione dei tecnici, sono stati catturati e 5.000 volatili, tra cui pettirossi, merli, tordi bottaccio, lucherini, crocieri e soprattutto fringuelli. Gli esemplari ricatturati la prossima stagione potranno fornire importanti informazioni ed una eventuale diminuzione di adulti di una determinata specie potrebbe infatti significare una diminuzione del tasso di sopravvivenza della stessa.

Lo studio delle loro abitudini migratorie è quindi di fondamentale importanza, poiché rappresenta un’importante fonte di informazioni che riflette la situazione dell’intero ecosistema, oggi in una situazione ancor più critica a causa dei recenti cambiamenti climatici.

Clicca per vedere il servizio (minuto 2.12.00 circa, necessita di iscrizione a RAI Play)

Ultimo aggiornamento: 12 mag 2023

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